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AGENTE 007 - DALLA RUSSIA CON AMORE regia di Terence Young

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hghgg     7½ / 10  07/03/2015 19:15:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ritengo questo secondo film di "007" superiore al primo capitolo sinceramente. Certo il personaggio e lo stile qui si stanno delineando meglio, la sceneggiatura è un po' più matura, ragionata e coinvolgente (ma con più o meno gli stessi difetti di fondo della precedente) e la regia, sempre affidata a Young, è più brillante e vivace però nel risultato complessivo "Dalla Russia con amore" non si discosta più di tanto da "Licenza di uccidere".

Più convincente qui secondo me la SPECTRE come grande nemico, ottimo il ritmo che la regia di Young e la sceneggiatura danno al film anche se lo script è a volte un po' troppo contorto e lascia scoperto qualche buco. Ma più che la solidità della narrazione in "007" contano lo spettacolo e l'azione e qui di sicuro non manca; in questo senso Young regala alcune scene molto riuscite, sempre tenute in piedi da uno Sean Connery perfettamente calato nel personaggio.

Mi è piaciuto il personaggio di Kerim, interpretato molto professionalmente da un sofferente Pedro Armendariz, gravemente malato di cancro e al suo ultimo film.

Ed è stata brava Daniela Bianchi, seconda Bond Girl della storia. Ecco con lei la Bond Girl comincia ad essere almeno un po' più partecipe all'azione e certamente più importante nello sviluppo della trama e nell'economia degli avvenimenti del film, anche se sempre di rilevanza relativa rispetto a Bond (ma va ?) Buona interpretazione per la Bianchi anche se resta da capire perché fossero così decisi di affidare il personaggio di una russa ad un'italiana, ed erano proprio convinti di questa cosa eh visto che prima della Bianchi il ruolo doveva andare a Virna Lisi, che rifiutò. Va bè... Per non parlare del nome, Tatiana Romanova, che non fa per niente stereotipo, ma proprio per niente.

Sempre grande, nelle sue brevi apparizioni, il personaggio di Moneypenny interpretato dalla Maxwell. Interessante anche il killer interpretato, direi discretamente, da Robert Shaw, il tale Grant.

Tra le scene memorabili il gran finale nella stanza d'albergo e le sequenze all'accampamento degli zingari, tra l'altro il duello tra le due zingare è una roba troppo fica, in tutti i sensi, pussy galore proprio, così ho anche anticipato il commento di "Missione Goldfinger".

Insomma buon film. Detto da un non appassionato della saga, è comunque difficile non ammettere che almeno i primi film sono di buon livello.