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CHRONICLE regia di Josh Trank

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Jolly Roger     7 / 10  04/06/2013 01:02:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente!
E dai, sul serio, baste ipocrisie. Dopo centinaia di film sui "supereroi buoni", o per meglio dire buonisti, cioè i vari, antipaticissimi Bat Man, Uomo Ragno, Superman e combricola bella, finalmente un film in cui i protagonisti usano i super-poteri per far ciò che farei io se li avessi….ovvero:
si divertono e ne approfittano! :-)))))
Già. La storia parla di 3 ragazzi che scoprono una buca sottoterra, che contiene una specie di minerale sconosciuto, probabilmente di provenienza extraterrestre.


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Ovviamente, incuriositi, si avvicinano e toccano questa "cosa venuta dall'altro mondo"… guadagnandone speciali poteri di telecinesi, grazie ai quali possono spostare le cose e addirittura volare con il potere della mente.
Chiaramente, i tre ragazzi hanno personalità molto diverse: il primo, Matt (a dispetto del nome) è quello mentalmente più sano del gruppetto; vorrebbe impartire delle regole al gruppetto, tra le quali il fatto che i 3 non devono rivelare il loro segreto agli altri e soprattutto che non devono usare i superpoteri su altri esseri viventi, evitandolo quindi di usarli come "giocattoli".

Il secondo dei tre, Steve, usa i superpoteri in modo innocuo, per divertirsi e basta, è praticamente inutile ai fini della trama


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E poi, ovviamente, c'è Andrew, il guastafeste della storia.
Andrew è il nerd del gruppo, quello che nella vita è il classico sottomesso: preso a botte dal padre alcolizzato, snobbato dalle ragazze, pestato dai bulli del quartiere e ovviamente preso in giro dai compagni di scuola. E chi più ne ha più ne metta.

Una delle sagge leggi della vita è: mai dare potere a uno sfig.ato.
Altrimenti costui lo userà male, a discapito degli altri. Per forza, è nella sua natura. Lo userà per prendersi quelle rivincite e realizzare quegli scopi che nelle sfide di tutti i giorni, ad armi pari, non riesce a raggiungere.
Che poi il film non inventa nulla: questo è quello che succede anche nella realtà, anche nella piccola realtà di ognuno di noi. Chi non ha avuto, nella propria vita, un amico o un'amica in quella condizione? E chi non ci ha rimesso qualcosa, per aver donato ad essi un sentimento (che si traduce in una forma di potere, esercitato da essi, su di noi?).
Questo tema peraltro era già stato sviluppato, efficacemente, in un altro film, The Xperiment, in cui, in una sorta di esperimento sociologico, gli "sfi.gati" erano posti nel ruolo di guardie carcerarie e ne combinavano di tutti i colori su quelli che facevano gli incarcerati, mossi dall'astio di essere, nella vita normale, degli assoluti perdenti. Gli autori di Chronicle hanno avuto un'idea geniale: hanno trasportato lo stesso concetto nel genere "fantascienza / supereroi", punto. Una volta avuta questa idea, il film era praticamente fatto. Eppure nessuno ci aveva pensato prima!
Il film risulta, quindi, molto scorrevole (basta sapere l'inizio, per immaginarsi tutto il resto).
Non ho apprezzato molto il fatto che sia girato in mockumentary: questa formula, perfetta in altri casi (REC) mal si addice, al contrario, al tema di questo film. Comunque non risulta particolarmente fastidioso.
Il problema è che questo genere di film, in cui si parla di superpoteri, non è che mi coinvolgano tanto: infatti, se nella parte iniziale e centrale il film è davvero godibile, negli ultimi venti minuti si esagera proprio. Lo scontro finale mi ricorda quello tra Superman e i tre supereroi brutti e cattivi, cioè il Generale Zod, Ursa e Non:
i due tipi di Chronicle si lanciano a vicenda contro i grattacieli, li bucano ed escono dall'altra parte…Insomma, troppo per i miei gusti, raga, non ho mica più nove anni.
Comunque, vista l'originalità, mi sento di premiare il film con un sette, francamente il massimo che posso dare per un film appartenente ad un genere al quale non sono per niente avvezzo.