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TIGERLAND regia di Joel Schumacher

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Invia una mail all'autore del commento franx     7½ / 10  06/01/2011 11:22:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La bellezza di questo film sta, per me, nella realtà dei personaggi.
I superiori sono "figli di pu**ana", ma lo sono "di mestiere" non lo fanno per il loro "piacere" salvo in rarissime eccezioni che però vengono subito rintuzzate da un brusco ritorno alla realtà, l'irrompere del concetto, giusto e sacrosanto de: "il nemico non è tra noi".
Anche nei punti in cui sembra ci sia una eccessiva cattiveria nei confronti dei più deboli, si capisce nel prosieguo che è una cattiveria "giusta", appunto "di mestiere" per cercare di scremare chi non potrebbe mai resistere allo stress psicofisico di situazioni limite: per la debolezza dei suoi nervi sia "normale" che "psicopatologica". Si veda a tal proposito lo psicopatico i cui nervi cedono dalla parte opposta rispetto ad altri personaggi.
Se qualcuno mi perdona il paragone, questo film si avvicina, anche se alla lontanissima, al buon vecchio Kubrick, nessun eroe "plateale" o "americanissimo" solo uno sprito libero che cerca, per quanto gli è possibile, di salvare vite umane da una guerra in cui non crede.
Non me lo aspettavo proprio e, come nel caso di TERMINATOR, viene da chiedersi quanto influisca il budget.