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DARK FLIGHT 407 regia di Isaara Nadee

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speXia     6 / 10  19/08/2012 00:01:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I film in 3D non vengono certo solo dall'America, anzi nell'ultimo periodo sono molti i paesi che si cimentano in questa tecnica cinematografica: l'Italia (PAURA), la Francia (DÈRRIERE LES MURS), il Giappone (THE SHOCK LABYRINTH, SADAKO, RABBIT HORROR), la Corea (NATALI, SECTOR 7), la Cina (qui sono molti, THE SORCERER AND THE WHITE SNAKE per citarne uno, o il celebre SEX AND ZEN), persino la Turchia, il Canada e l'Indonesia (HELL, HIDDEN e AMPHIBIOUS). Il botto c'è stato nel 2010 e, curiosamente, sono quasi tutti horror.
Ovviamente in questo elenco di paesi non poteva mancare la grande Thailandia, maestra dell'orrore, così quest'anno ci regala i suoi primi film in tre dimensioni: MAE NAK 3D, un altro riadattamento della celebre leggenda, e questo DARK FLIGHT 407.

Ebbene, che dire di questo fresco e recente filmetto?
DARK FLIGHT è un horrorino leggero e divertente, non particolarmente serio per quanto riguarda la narrazione, ma che intrattiene piacevolissimamente per tutta la sua durata. Esteticamente è (come quasi tutti gli horror connazionali) meraviglioso: la fotografia è pulitissima e curatissima (con le solite tinte tendenti al bluastro), gli effetti speciali sono molto buoni (tranne i fantasmi fatti un po' male, un po' come in THE UNBORN CHILD, sono troppo "gassosi"). Gli attori sono tutti bravi (ci sono il Poramet Noi-um e la Marsha Vadhanapanichdel, rispettivamente del capolavoro BODY e del bel ALONE), i personaggi simpatici e apprezzabili (su tutti il buffo monaco, figura tipica del thai-horror, qui con un curioso passato da scienziato) e non mancano bellissime ragazzuole locali.

I difetti stanno però, come accennato prima, nella narrazione. La sceneggiatura traballa parecchio, la trama è davvero insulsissima, un occasione sprecata vista l'interessantissima location.
Nel finale, un inquadratura orripilante.

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Altro difetto meno pesante è la colonna sonora, carina, ma non sempre appropriata alle scene.

Insomma, il film non è sicuramente un capolavoro del Thai-horror. Privo di suspance e di una trama accettabile, DARK FLIGHT sembra puntare molto di più sull'intrattenimento e sul divertimento, e non a caso ci sono bizzarre (o per meglio dire, tipicamente thailandesi) incursioni comiche e qua e là schizzi di splatter che gli amanti dell'emoglobina si gusteranno con piacere. Visto da quest'ottica, questo godibilissimo filmetto si può beccare una sufficienza.

Guardabile, ma solo e rigorosamente a cervello spento.
speXia  19/08/2012 00:12:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dimenticavo qualche difetto molto importante. Le apparizioni dei fantasmi sono totalmente a casaccio, e non mancano i soliti stereotipi dell'horror thai o asiatico in genere: bambina che gioca con la palla, il già citato monaco, e la fantasmessa dai costumi tradizionali locali.