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SUNNY (2011) regia di Kang Hyeong-Chul

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     9½ / 10  19/10/2012 22:20:05 » Rispondi
"Sunny, yesterday my life was filled with rain
Sunny, you smiled at me and then it eased my pain
Now the dark days are gone and bright days are here
My Sunny once shined so sincere, Sunny once so true
I love you I love you

Sunny thank you for the sunshine you gave to me
Sunny thank you for the love you brought my way
You gave to me your all and all
And now I feel that I'm 10 feet tall
Sunny once so true, I love you

Sunny thank you for the truth that you let me see
Sunny thank you for the facts from A to Z
Somehow I was torn like a wind blown sail
Then our love was borned when you held my hand
Sunny once so true, I love you

Sunny thank you for the sunshine you gave to me
Sunny thank you for the love you brought my way
You gave to me your all and all
And now I feel that I'm 10 feet tall
Sunny once so true, I love you"

Non si poteva fare a meno di riportarla!E' un pezzo che ha fatto storia.
Impossibile non a canticchiarla o sentire il ritmo pompare dentro le vene!
Sunny diventa non solo il titolo del film ma anche il simbolo vero è proprio del film, dell'amicizia, del tempo. Insieme a Reality la colonna sonora di questo film è una favola per le orecchie di chi ha vissuto la propria giovinezza negli anni '80 e diventa quasi impossibile non riuscire a identificarsi con le protagoniste della pellicola. Diventa quasi un omaggio che il regista fa a quegli anni, anni che secondo lui sono quelli più belli per la sua generazione, gli anni della giovinezza, gli anni della libertà, gli anni delle amicizie vere, gli anni della scuola, gli anni dei primi amori. Tutto questo periodo viene sottolineato da una fotografia composta da colori forti che si stacca dal presente che ha un colore normale. Quest'ultima scelta in qualche modo racchiude anche una denuncia sociale tra le righe, o meglio, tra i colori e le note, visto che in questo periodo c'è il governo militare che porta con sè malumore tra i cittadini.

Insomma Sunny non ha solo giovato il marketing del film che porta il suo nome ma insieme alle altre canzoni crea qualcosa che pochi finora in Corea sono riusciti a fare. Infatti In Corea del Sud ultimamente va molto di moda fare film che ruotano attorno alla musica ma spesso diventano ripetitivi e cadono nel banale. Invece Kang Hyung-chul riesce a portane nel grande schermo qualcosa di diverso centrando il cuore degli spettatori. Non solo con la musica ma anche con la straordinaria capacità di mescolare con flashback e falsi piano sequenza passato e presente, ricordi, emozioni, momenti comici e momenti drammatici, senza cadere in pietosismi o sentimenti forzati: la risata e la lacrima vengono spontanee, con delicatezza prendono il loro spazio lasciandoci dentro forti emozioni.
Come per le protagoniste anche per un determinato pubblico il passato ritorna e si fa sentire più tagliente che mai. Il passato che ritorna nel presente si vede chiaramente nella scena dove la ragazzina seduta sulla panchina (passato) e il personaggio adulto in piedi che si guarda (presente) si uniscono in modo delicato, come quando i ricordi riaffiorano nelle nostre menti.
L'adolescenza, il periodo della vita più roseo che non si scorda mai..scene come quella dove il ragazzo mette le cuffiette alla ragazza facendole sentire Reality o quella in cui il gruppo si mette a ballare e cantare Sunny, ci fanno tornare in mente tante di quelle cose che ci sembra di vedere la nostra vita in una carrellata, perché in fondo sappiamo bene che anche noi abbiamo compiuto quei gesti, loro in oriente e noi in occidente, due realtà diverse, ma un'unica adolescenza.

Dopo l'intervista fatta a Hyung-chui ci viene assicurato che il film non è ispirato a LAGOON, visto che più di qualcuno, tra critici e cinefili, la somiglianza tra il film francese e quello coreano era abbastanza visibile. L'unica cosa che ci confessa il regista è che l'idea di fare questo film gli è venuta in mente dopo aver visto NINE.

La storia inizia con il ritrovamento casuale di due delle ex componenti del gruppo Sunny che si era formato ai tempi del liceo. Una delle due sta per morire e il suo ultimo desiderio è quello di rivedere il gruppo riunito. Da qui parte la ricerca di tutte le ex componenti e man mano che si ritrovano i ricordi tornano a galla. Alla fine, quello che si può notare, è che, anche se sono passati molti anni, l'amicizia è rimasta e che certe cose non sono cambiate per nulla.
Il cast è eccezionale, sia quello giovanile che quello adulto, in particolare si eleva su tutte l'interpretazione della ragazzina che entra per ultima nel gruppo. Le sue facce e i suoi gesti oltre che essere tenerissimi fanno morire dal ridere e la scena dove finge di essere impossessata ne è la prova. Un'altra interpretazione che ha riscossa grande successo, è stata quella caratteristica della vecchietta, la nonna della ragazzina: se pur figura minore in pochi istanti è riuscita a dare il massimo.

A essere precisi due cosette che possono dar fastidio sono quelle guance super rosse fatte in post produzione e l'assenza di un profilo psicologico dei personaggi ma visto il clima sono abbastanza in sintonia e non vanno a scalfire il corpo del film.

Le scena che sicuramente rimarranno nei nostri cuori sono in primis quella finale, tanto di cappello e quella al rallenty della battaglia tra le due gang che si svolge in mezzo alla rivolta dei cittadini contro le forze dell'ordine.

SUNNY conquista un pubblico internazionale, oltre che quello locale, ricordando che in CdS il rock, in questo momento, non va per niente di moda. Messo come film d'apertura al Far East Film Festival anche il pubblico italiano, se pur in modo ristretto, può commuoversi davanti a questa grande pellicola commerciale. Come fu nel per SCANDAL MAKERS, anche questa volta il regista c'azzecca in pieno!