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CANNIBAL FEROX regia di Umberto Lenzi

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Woodman     2½ / 10  03/09/2013 19:44:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film inutile con personaggi e trama imbarazzanti e un mare di violenza gratuita e compiaciuta, senza senso, senza gusto, senza intelligenza.
Il cinema di questo signore ma anche di molti altri praticoni suoi simili di quegli anni non è arte, ma mestiere.
Mestiere che si trasforma in abuso, in pretesto, in sadismo barbaro che addirittura cancella le intenzioni polemiche del capostipite di Deodato (emulato perfino nel titolo), imbastendo una moralina pretenziosa (la solita, ridicola, inverosimile tesina del caz.zo, di cui si parla due minuti netti per non correre il rischio di ritardare il momento della violenza) ed esibendo un punto di vista fallocentrico e assai gretto (la musica che parte in crescendo quando il matto Radice si avvicina col machete al pisello dell'indigeno).
Insomma, un'accozzaglia di stereotipi del cinema "basso" dei bassifondi, dalla logica sempre più evaporante, con performance NULLE insalvabili perfino da doppiatori veterani.
Incredibile come questa gentaglia presuntuosa e ignorante potesse prendere così sul serio il loro esecrabile, squallido lavoro (attori esclusi, anche se ok, porelli dovevan magnà, ma esisteva il porno, frutto di idee più elaborate e dignitose di questa).

La popputa biondina appesa coi ganci, il contrapasso fallico applicato a Radice e il conseguente scoperchiamento in da calotta, dovrebbero essere similitudini riferite al mondo della macellazione animale? Certo, praticate e escogitate da indigeni selvaggi. Ridicolo, ridicolo, ridicolo, ridicolo.
Ogni scusa è buona pur di inzozzare la pellicola con dei sensazionalismi che girano intorno a loro stessi, semplicemente inutili e nocivi.
E pare proprio che ci fossero intenti iconografici in quei frames di sconcertante orrore. Assurdo.
L'idiozia degli autori anzichè porre spunti di rinnovamento azzera il valore gore del film ripetendosi in effettive uccisioni su animali.
E poi come non parlare dell'ingiudicabile, commovente provincialismo del regista e dei compari? Basti vedere con che emozione e carica tamarra riprendono i luoghi più comuni della metropoli americana, con un accanimento dilettantistico che tocca vette di demenza indifendibili (e non è l'unico caso all'interno dell'indistinguibile filmografia di Lenzi).

Sconsigliabile a tutti, dallo spettatore comune al cultore del trash all'affezionato all'esperto di B-Movies. Questo è un insulto all'intelligenza di CHIUNQUE.

Il miracolosamente lucido G.Lombardo Radice è stato al centro di una splendida intervista in cui rievoca il suo passato di attore sfi.gato in certe produzioni di quarta categoria. Ebbene risulta assai gustoso l'aneddoto sul Lenzi: un megalomane farcito di boria, bieco avvoltoio dittatore. Credeva di far del cinema, l'imbecìlle.
"Manco fosse John Ford"

Serve altro?
Vitichindo  17/08/2014 22:56:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Il miracolosamente lucido G.Lombardo Radice è stato al centro di una splendida intervista in cui rievoca il suo passato di attore sfi.gato in certe produzioni di quarta categoria. Ebbene risulta assai gustoso l'aneddoto sul Lenzi: un megalomane farcito di boria, bieco avvoltoio dittatore. Credeva di far del cinema, l'imbecìlle.
"Manco fosse John Ford""
Sinceramente questo st.ron.zo può pure andarsene a ******... Lenzi non era certo Kubrik, ma da qui al chiamarlo imbecille che "credeva" di fare del cinema ce ne passa, comunque era un buon artigiano, che come tanti del suo tempo si destreggio tra alti e bassi! Buoni film, ma anche scemenze mostruse! Comunque era un buon mestierante, e il suo sportco lavoro lo sapeva fare a dovere!
Charlie Firpo  04/09/2013 10:15:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un' esposizione precisa nei dettagli e incontestabile !
Vitichindo  10/10/2014 15:50:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un piffero!