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MANGIATI VIVI! regia di Umberto Lenzi

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steven23     4 / 10  18/09/2014 14:49:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da sempre indeciso sul fare il primo passo verso il genere "cannibal movie" italiano tanto in voga tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli 80, ieri ho finalmente scacciato ogni ulteriore dubbio e mi sono deciso. Da dove cominciare? Lenzi o Deodato? La scelta è ricaduta su questo "Mangiati vivi", tra l'altro in versione incensurata.
Difficilmente avrei potuto cominciare in modo peggiore!!

Partiamo dalla trama! A New York si verificano alcuni strani omicidi (già da qui ho capito l'antifona, guardare il modo in cui le vittime dei dardi avvelenati crollano a terra agonizzanti per credere) per mano di colui che sembra un indigeno del sud-est asiatico, il quale verrà poi investito da un camion durante la fuga. Nello stesso tempo Sheila Morris verrò convocata dalla polizia per la scomparsa della sorella, la quale sembrerebbe avere dei collegamenti con una misteriosa setta fuggita da New York per stabilirsi in Nuova Guinea; setta che ha a che fare con gli omicidi stessi. In mancanza di ulteriori dettagli Sheila decide di partire alla ricerca di Diana e, una volta sul posto, chiederà aiuto a un disertore della guerra del Vietnam dietro lauto compenso. Inutile aggiungere che andrà tutto storto, e non solo per la presenza sul posto della setta di Jonas, ma anche per una misteriosa tribù dedita al cannibalismo che infesta l'isola.

Mi verrebbe subito da dire che tutto è un pretesto per catapultare i due protagonisti nella solita zona sperduta infestata da indigeni tutt'altro che amichevole. E in effetti lo è, ma ci può pure stare. Non è questo il problema della pellicola. Gli aspetti negativi sono altri, tra cui lo scarso realismo di certe scene (ok il budget limitato, ma gli omicidi iniziali sono veramente imbarazzanti) e l'estrema inutilità di altre; squartamenti di animali fini a se stessi, combattimenti tra specie diverse neanche fossimo in un documentario. Cioè, tutto questo non centra praticamente nulla con il film.
Per non parlare di una sorta di svogliatezza generale che pervade l'intera pellicola e di un cast tutt'altro che entusiasmante: l'unico che si salva è il santone Jonas alias Ivan Rassimov. Certo che è facile spiccare in mezzo a tanta desolazione.
La Agren è tanto bella quanto scarsa a livello recitativo, mentre su Paola Senatore poco da dire... è questa, prendere o lasciare.
Sinceramente non mi hanno colpito molto neppure le scene che avrebbero dovuto essere censurate... e il finale è piuttosto ridicolo!!
In conclusione pessimo sotto parecchi punti di vista.

Insomma, se questo primo passo verso un genere tanto chiacchierato quanto controverso doveva darmi qualche anticipazione su quello che mi spetterà, beh...c'è poco da stare allegri!!
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  18/09/2014 22:50:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è un genere come il porno-horror di D'Amato che andrebbero visti o se si è dei patiti o se si vuole ampliare la propria cultura cinematografica, che poi di effettiva cultura ce n'è sia poca son d'accordo ma questo non toglie che sono pagine del nostro cinema che hanno avuto talmente reperibilità all'estero da essere poi state emulate o tributate a distanza di anni e di generazioni.

Sui cannibal movie, Lenzi non ho avuto il piacere di vederlo, Deodato si e di quest'ultimo rimangono impresse le sequenze snuff relativa all'accezione animale, non umana. Ancor più disturbante ho trovato d'Amato anch'egli spesso pleonastico nel ricercare la crudità, l'efferatezza, tanto per citarne uno 'Antropophagus' con una giovane Serena Grandi e mi pare anche la sorella della Farrow, un altro marchio di fabbrica di d'Amato è l'evirazione del fallo nei suoi porno-horror che è proprio il miscuglio di 2 generi così agli antipodi che non ho mai trovato funzionare davvero da legittimarne l'accostatamento. Comunque auguri per il proseguo :D


Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  18/09/2014 23:08:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
di effettiva cultura ce n'è poca anche in quel 'ce n'è sia'... mi auto-ammonisco e chiedo venia alla grammatica
steven23  19/09/2014 13:56:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, io ho scelto di dare un'occhiata al genere proprio per il secondo motivo che hai detto, vale a dire per ampliare la mia visione del mondo horror, specie quello italiano degli anni '70-'80 del quale non è che sia proprio un gran intenditore.
Anche dello stesso D'Amato non mi pare di aver mai visto niente... vedrò come sono i due titoli che mi aspettano e poi deciderò se dare un'occhiata a qualcosa di suo.
E grazie per gli auguri, credo che ne avrò bisogno xD