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COSMOPOLIS regia di David Cronenberg

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tenson95     9½ / 10  14/01/2016 01:12:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Lo sai cosa dicono vero? La logica evoluzione degli affari è l'omicidio"

Eric Packer è detentore,dominatore ma anche creatura e sottoprodotto di un devastante impero finanziario.
Eric cerca la naturale armonia nella sua vita partendo dalle piccole cose,dall'attraversare una città in preda al caos e ai tumulti a causa della visita del presidente solo al fine di raggiungere il suo barbiere di fiducia per farsi aggiustare il taglio che è più di un semplice capriccio ma una necessità,un rituale.

Una semplice limousine diventa l'incursione interna da cui filtrare un mondo alla deriva dove l'uomo è annichilito dinanzi all'ossessivo avanzare del capitalismo della "tecno-finanza" e anche il nostro protagonista,un ex enfant-prodige ora inserito nel mondo dei grandi, ingegnoso e calcolatore, convinto di essere in grado di prevedere e dominare i movimenti del sistema in cui è inserito non terrà conto (in virtù della succitata armonia) del fattore discriminante: l'asimmetria...le cose vanno viste anche e sopratutto tenendo conto dell'imperfezione,delle sbavature,dell'incertezza come apporto indispensabile per ogni opera creatrice...come una prostata asimmetrica: lo hwan coreano è in crisi, la speculazione è destinata a crollare e si spera in un inversione della leva finanziaria ma è mera utopia; il formalismo dei calcoli iniziali, derivato dalla necessità di chiudere tutto in briglie stabili e definitive si è rivelato fallace. Da qui lo smarrimento unito ai tumulti e a un allarme di massima allerta, un codice rosso che pende sulla testa di Eric.

Ok meglio che mi fermi qui...mi sono appena reso conto che provare a spiegare questo film nel dettaglio è impossibile quindi parto dalla fine: Cosmopolis è un capolavoro assoluto.
Amo alla follia il cinema di Cronenberg che con questa pellicola, dopo un trittico (chiamiamola trilogia Mortensen) di film indubbiamente belli ma autoriali solo in certe scelte stilistiche e in piccole sfumature, ritorna a devastare lo schermo con tutto ciò che ha caratterizzato da sempre il suo cinema(riferimenti ai suoi flim passati se ne possono trovare a iosa qui) firmando il suo film più estremo in assoluto.
Cosmopolis e un film tronfio, un film che cola grasso da ogni inquadratura tante sono le sfumature e le chiavi di lettura, uno dei pochi film che racconta ibridando l'economia politica,la sociologia,la psicologia,il sesso,il dolore (c'è abbastanza dolore per tutti oggi") e chi più ne ha più ne metta ciò che è la società in cui viviamo.
Un film che purtroppo non è stato capito dal pubblico per l'eccessiva carica autoriale e per la caratterizzazione fascinosa e surreale dei personaggi e dei dialoghi ma che resta uno dei pochi film tra quelli usciti negli ultimi anni che riesce davvero a interpretare la complessità dei nostri tempi.

Personalmente lo considero il suo miglior film insieme a La Mosca e Videodrome.

Capolavoro totale da guardare e riguardare.