caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

7 DAYS IN HAVANA regia di Benicio Del Toro, Laurent Cantet, Julio Medem, Elia Suleiman, Pablo Trapero, Gaspar Noè, Juan Carlos Tabío

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  19/06/2012 19:03:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esplosione/implosione di musica, sogni, rituali, colori che riescono a comporre visivamente un quadro abbastanza intrigante del mondo cubano, facendo leva sull'esasperato conformismo occidentale e la (sottile) rivalsa di cui guarda al "nostro mondo" in crisi d'identità e "dinero". Nel complesso è un puzzle artificioso ma nobile, costruito sulla capacità di nobilitare anche sottofiloni come la telenovela, o il bozzetto romanticom, senza per questo apparire convenzionale. Se qualche clichè fa capolino, è la mise in scene registica a rendere il tutto molto gradito e gustoso, forse in un caso inutilmente ridondante ("Enter the void") o patinato. L'episodio più notevole dal punto di vista artistico mi pare quello di Seidelman, e ancora una volta è doveroso applaudire davanti alla bravura del metaforico, stralunato cineasta israeliano: strepitoso omaggio a Buster Keaton sullo sfondo del Castrismo e di un'agiografia militare-medianica ormai alla frutta.
Godibile anche Kusturika con le sue ricerche musicali, ma soprattutto Cantet: ironico, dissacrante, mescolando sacro e profano riesce nella rara impresa di rendere l'Havana quasi universale. Un film collettivo forse discontinuo, ma decisamente riuscito