caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL CAVALIERE OSCURO - IL RITORNO regia di Christopher Nolan

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Spotify     7½ / 10  11/06/2016 02:53:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capitolo conclusivo sulla saga reboot di Nolan. Dopo "Batman Begins" che era un gran bel film e "Il Cavaliere Oscuro" che era un mezzo capolavoro, era quasi scontato che ci sarebbe stato un calo di livello. Ma, nonostante questo calo c'è stato realmente, Nolan regala lo stesso un altro action di grande spessore. Ovviamente anche lui, in questo caso, non ha resistito alla tentazione di sfornare un lavoro sicuramente più commerciale, però non perde assolutamente la verve che caratterizzava i due capitoli precedenti. Innanzi tutto, abbiamo finalmente un Christian Bale che recita decentemente, certo, siamo lontanissimi dalla perfezione, però l'attore britannico ha fatto decisamente meglio in questo che negli altri due film. Finalmente riesce ad essere molto più credibile anche perchè questa interpretazione richiedeva molta più sofferenza fisica e mentale e Bale non si è affatto trovare impreparato. La recitazione è sentita, sofferta, l'attore ci mette moltissimo impegno e a tratti sfodera quel gran talento che lo ha contraddistinto nell'arco degli ultimi 15 anni. Stavolta poi, Christian da molto più l'idea di poterci stare nei panni di "Batman", si destreggia molto meglio, è molto più realistico. In certi frangenti è anche piuttosto toccante. Poi è molto buona l'interpretazione dei dialoghi, parlati sia con grinta che con introspezione. Ai miglioramenti di Bale, si associa anche un bella direzione con conseguente caratterizzazione, del regista Christopher Nolan. Il director stavolta ci mostra un "Batman" più vulnerabile, non così invincibile come sembra, pieno di dubbi, di incertezze e forse, non più forte come un tempo. In pratica, in questa pellicola il director ci fa esplorare il lato psicologico dell'uomo pipistrello, cosa che aveva accennato in "Batman Begins" ma che poi non aveva continuato in "Il Cavaliere Oscuro" anche perchè li l'interesse era rivolto tutto nei confronti di Heath Ledger nei panni di "Joker". Inoltre Nolan, ci fa anche capire che anche i supereroi hanno i loro punti deboli e non sempre possono dare il loro contributo. Ciò è ovviamente una metafora, attraverso la quale il director ci dice che, non sempre il bene ha le armi sufficienti per sconfiggere il male come noi pensiamo, o meglio, vogliamo pensare. Il ritmo ancora una volta è fluidissimo, grazie ad una regia sempre dinamica ma allo stesso anche più introspettiva. Comunque 2 ore e 40' che scorrono via piacevolmente e la narrazione è come al solito mozzafiato, diventa sempre più avvincente man mano che passa con Nolan bravissimo a preservare i vari colpi di scena. Anche le scene d'azione rimangono altamente spettacolari anche se in questo capitolo sono di numero ridotto rispetto alle altre due pellicole della saga. Tuttavia non faccio di ciò un difetto e le sequenze action presenti sono davvero impressionanti, bellissime ad esempio quelle nel finale del film dove abbiamo un bel tutti contro tutti. Oppure belle anche le scene dove lottano "Batman" e "Bane", molto realistiche. Effetti speciali ancora più pirotecnici del film precedente, qui davvero abbiamo alcune sequenze impressionanti, come ad esempio quella dove crolla l'intero campo di football (vedere per credere) o anche i mezzi che utilizza "Batman" per spostarsi. Il bello degli effetti di questa trilogia è che a differenza di tanti registi che usano tale tecnologia completamente a vanvera ed in quantità industriali, Nolan la usa invece, si in gran quantità, però allo stesso tempo la caratterizza in maniera molto singolare, la rende innovativa e soprattutto davvero veritiera. Non fa percepire minimamente il lavoro della computer-grafica. Non manca la suspense, Nolan si conferma un ottimo regista anche da questo punto di vista e infatti alcune sequenze sono da fiato sospeso. Il finale è molto bello, toccante e commovente. Sinceramente mi ha totalmente spiazzato e senza dubbio è il miglior epilogo di tutti e tre i film. Scenografia fantastica, ancora più bella delle due pellicole antecedenti che pure erano munite di ambientazioni splendide. Bellissima Gotham completamente distrutta così come è stupenda la realizzazione della zona dove si trova il corso d'acqua ghiacciato. Anche la fotografia è ancora una volta ben fatta, ha dei toni quasi glaciali, i quali sottolineano l'appunto clima gelido che si instaura a Gotham dopo la presa del potere di Bane. La sceneggiatura, pur essendo un po' forzata in certi punti è convincente e presenta un buonissimo impianto narrativo ben suddiviso tra momenti articolati e momenti più movimentati. Ottimi poi i colpi di scena ed è interessante anche come Bane prende in mano la città di Gotham. Strutturato in maniera egregia il finale, si ha un progressivo aumento di pathos fino ad arrivare "all'esplosione definitiva". Altra ottima cosa, è lo sviluppo del personaggio di Bruce Wayne, il quale, come visto anche in chiave di regia, è rivisitato in maniera molto più psicologica rispetto agli altri film della saga, specialmente il secondo. Il resto del cast se la cava bene: Hardy non fa forse una delle sue migliori interpretazioni, però dimostra sempre delle buone doti e alla fine la sua prestazione è sufficiente. Purtroppo però è caratterizzato malissimo dal director, fatto che spiegherò in seguito. Molto brava Marion Cotillard, attrice davvero in gamba, grandiosa nel fare il doppio gioco e non destare il minimo sospetto nello spettatore. Eccezionale l'interpretazione dei dialoghi e riuscitissime le espressioni. Per quanto riguarda i due vecchietti Freeman e Caine, posso solo dire che il loro mestiere lo sanno ancora fare eccellentemente. Caine poi è davvero fantastico. Se il personaggio di Wayne è ben stipulato, non lo è altrettanto quello di Bane, che è appunto gestito male, sia in sede di screenplay che in sede di regia. E sta qui secondo me, una delle pecche maggiori, se non la maggiore, della pellicola, e cioè un personaggio cattivo che desta pochissimo fascino. Non regge minimamente il confronto col "Joker" di Ledger e nemmeno quello con lo "spaventapasseri" di CillIan Murphy. Appare subito evidente che dopo aver puntato su antagonisti presso che originali, Nolan stavolta non ha resistito alla tentazione di un nemico più classico, non studiato pienamente a fondo e che avrebbe dato un taglio più commerciale al film. Il regista quindi, non riesce a valorizzare questo "Bane" e sembra che lasci molto al caso. Ma non è solo il soggetto interpretato da Tom Hardy il problema, perchè, dal mio punto di vista, se Nolan finalmente ci aveva preso con Bale, non riesce nello stesso intento con gli altri volti nuovi, vale a dire quello della Cotillard e quello della Hathaway. Con nessuna delle due attrici, il director riesce a fare un buon lavoro: il ruolo della Cotillard, nella sceneggiatura era molto interessante e anche lei stessa recita bene, però Nolan doveva puntarci di più, invece limita non di poco la possibilità di mostrare al pubblico l'immenso talento della brava Marion. Con la Hathaway il regista fa anche peggio, personaggio valorizzato malissimo, in diverse situazioni sembra inutile e generalmente risulta poco credibile. Davvero un pessimo lavoro sotto questo punto di vista. C'è da dire anche che la stessa interprete newyorkese fa una recita che lascia molto a desiderare, anche se in compenso è davvero una gnocca da paura.

Conclusione: capitolo conclusivo di una saga coi fiocchi. Il meno bello dei tre film, sicuramente quello di stampo più ordinario, tuttavia desta grande interesse e travolge lo spettatore con ritmo forsennato che perdura tutti i 160 minuti. Non perfetto, non straordinario come "Il Cavaliere Oscuro" ma resta un prodotto di ottimo livello. 7,5 è il voto più giusto.