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IL CAVALIERE OSCURO - IL RITORNO regia di Christopher Nolan

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charles     5 / 10  02/09/2012 13:01:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In una Gotham City troppo simile a New York, contro un nemico fin troppo simile ad al Qaeda, che origina da un buco (nel vero senso della parola) situato chissà dove (Yemen?) in Medio Oriente, il nostro eroe, sempre lontano parente dell'elegante protagonista del famoso fumetto, anche nell'abbigliamento da Robocop, schiacciato da una goffa maschera dalla quale spicca solo una bocca storta e volgare, che ha sostituito movenze feline con un passo da buttafuori da discoteca, si confronta più con un'improbabile accozzaglia di luoghi comuni e banalità che non con un culturista che si ispira, anche con in questo caso inutile, stomachevole e morbosa violenza, ad Hannibal Lecter.
Piace? Pare di sì, a giudicare dai voti, e poi lo sapranno bene i produttori americani che da tempo ormai ci propinano queste pellicole piene di effetti speciali e musiche celtico-fatalistiche, piene di scene finalizzate a colpire e scandalizzare un pubblico che probabilmente si impressiona più quando viene ucciso il povero orfano o quando assiste ad una scena di superflua crudeltà che non quando al telegiornale parlano della guerra civile in Somalia. La regia e la sceneggiatura sembrano un optional, ed i confusi e supeficiali riferimenti all'attualità (dalle energie rinnovabili alle speculazioni sui mercati finanziari all'11 settembre, quest'ultimo anche di cattivo gusto, se vogliamo) solo un'espediente per distrarre lo spettatore dall'incosistenza del resto.
Non ci resta quindi che saltare da una finestra all'altra, come nel sistema operativo più diffuso, senza poterci aggrappare ad un filo logico o ad un concetto più profondo (è vero, è un film d'azione, ma allora peché non rinunciare a tutte quelle allusioni qualunquistiche e non sforzarsi per costruire una trama?), sperando di centrare quella in cui compare una Hathaway decisamente sexy oppure un grande e meraviglioso attore come Michael Caine (magari non mentre pubblicizza sfacciatamente un superalcolico, come invece avviene), ci viene da malignare, forse non a caso britannico e non statunitense, e l'unico in grado di regalarci un'emozione in oltre due ore di pellicola.
TheGame  03/09/2012 17:34:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo su tutta la linea, tranne su Caine, solitamente immenso, qui protagonista di uno dei pianti più dozzinali che cinefilo ricordi.

Anche la Hathaway è tutto tranne che sensuale...