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IL CAVALIERE OSCURO - IL RITORNO regia di Christopher Nolan

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julian     5 / 10  16/04/2013 21:26:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con l'ansia di concludere al meglio la trilogia reboot di Batman, Nolan fa uno scempio, in collaborazione con la direzione del doppiaggio italiano e
inevitabile riaffiora, ad ogni fotogramma, il ricordo de Il cavaliere oscuro, che messo a paragone è un vero capolavoro.
Già all'inizio, la scena sofisticatissima dell'incidente aereo è solo una versione scialba e spettacolarizzata della rapina compiuta dai Joker.
Inoltre, si sente subito la nota stonata Timi, che doppia Bane come stesse recitando Shakespeare, con un'impostazione vocale e un fare teatrale del tutto fuori luogo. La mia opinione è che i doppiatori facciano un ottimo lavoro quando non si nota il loro operato, devono cioè riuscire a passare in sordina e non farsi notare, così che lo spettatore segua con estrema naturalezza il film in italiano pur sapendo che non è la lingua originale. Timi, da attore di professione, non lo so fare e non riesce a spersonalizzarsi, risultando quindi sempre fastidiosamente in primo piano ogni volta che parla, al che è più che legittimo chiedersi se questo film, in originale, non sia tutt'altra cosa.
E' un peccato che continuino a fioccare errori in uno dei settori in cui siamo specializzati, soprattutto dopo aver ciccato sullo stesso Batman doppiato da Santamaria (che qui sembra migliorato, o forse semplicemente passa in secondo piano rispetto a Timi); non male invece Ugo Maria Morosi, riesce a non far rimpiangere l'ormai cagionevole Renato Mori, storica voce di Freeman.
Detto questo, l'impressione è che comunque il film in sè sia scadente:
le intenzioni, in questo terzo capitolo, erano di eliminare fisicamente Batman e lasciare Gotham senza speranza. Ottimi propositi di partenza, dato che il Batman di Nolan è un fumetto cupo e quanto mai reale e, secondo la storia originale, è proprio Bane che riduce quasi in fin di vita l'uomo pipistrello.
Il risultato però è che la prima ora scorre in modo terribilmente noioso, sembra un ingranaggio a tempi dilatati per creare suspance non solo nei confronti del cattivo, ma anche dello stesso Batman, che stenta a comparire.
In sostanza l'idea è buona ma viene esasperata: nel corso di questa prima parte si moltiplicano i personaggi primari, si riallacciano i punti con il precedente capitolo, si complica la trama con la supertruffa su tre fronti (il furto di impronte di Selina, l'attacco alla banca e il rapimento del fisico) che solo in seguito risulterà chiara. Sembra che lo schema de Il cavaliere oscuro venga riproposto in maniera estremizzata e la mania dei Nolan brothers di tracciare molte linee per poi chiudere tutti i cerchi alla fine appare, per la prima volta, un gioco noioso oltre che fine a sè stesso.
Ciliegina sulla torta un finale osceno che, banalmente, ridimensiona il carisma di Bane abbassandolo di fatto a semplice tirapiedi. Persino la buona scelta di ricorrere all'azione corpo a corpo senz'armi, per raggiungere una violenza più cruda e realistica, viene buttata al cesso in pochi secondi dall'irrompere provvidenziale di Selina Kyle.
Cosa rimane di buono dell'ultima fatica di Nolan ?
La solita ottima colonna sonora di Hans Zimmer e la fiammante eleganza della Aventador, terza Lamborghini di fila nel box di Batman, che quasi si era scordato di averla. Pure questo però un punto a sfavore: non si lascia una Lamborghini in garage.