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LA CASA NEL VENTO DEI MORTI regia di Francesco Campanini, Francesco Barilli

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speXia     4½ / 10  11/05/2012 20:20:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE: VARI MINI-SPOLIER

Tralasciamo il poco attraente titolone che ricorda tanto quegli horror anni '70/'80 come La Casa Dalle Finestre Che Ridono, La Casa Con La Scala Nel Buio, La Casa Degli Orrori Nel Parco, La Casa Sulla Collina Di Paglia, ecc. ecc.

Tralasciamo la trama, che puzza un po' di Massacro Texano con Motosega di qua (la famiglia di pazzi assassini), un po' di Uccelli Morti di là (rapina in banca, casa orrorifica, ambientazione nel passato).

Tralasciamo i dialoghi stupidotti e volgari, che a volte sfiorano, volontariamente (ma fastidiosamente), il comico.

Tralasciamo le pochissime torture che neanche vengono inquadrate, le forzatissime e ridicole risate cattive della madre schizzata, le apparizioni di persone morte messe lì alla pene di canide.

Tralasciamo tutti i difetti e concentramoci su ciò che veramente è il disastro: la sceneggiatura.

Il film inizia, come già dissi prima, à la Dead Birds: ci sono questi uomini (uno dei quali va per boschi e montagne con una giacchettina tutta elegante) che fanno una rapina in banca, devono fuggire e trovano una casa. Sì, vabbè, poi nella casa ci saranno i pazzi omicidi, ma quello, negli horror, è di routine. Durante il viaggio, inoltre, verranno fuori tutti gli aspetti più nascosti della personalità dei tre protagonisti. Bene, il problema qual'è? Semplicemente, in un'ora e venti di film, la prima ora consiste nel viaggio, e nei venti minuti finali i protagonisti arrivano nella casa. E, dio mio, che sollievo vedere che non c'erano bimbi demoniaci sotto i letti, e niente mostri che scorrazzano per il prato intorno all'abitazione. Passata la gioia per il fatto che il film non plagia Dead Birds, arriva subito un altra buona notizia: escluse apparizioni spettrali/oniriche che con la trama non c'azzecavano niente, finalmente inizia il lato horror del film!
Peccato solamente che:
1- La Casa Nel blablabla, che dal titolo pareva una ghost story (e un protagonista accenna anche al fatto che il vento che soffia sulla casa è dovuto agli spiriti), si rivela il più banale dei torture movie, con pochissime scene splatter e neanche tanto originali. E dire che, per l'ambientazione storica, c'erano le basi per una storia di fantasmi curiosa e intrigante.
2- in quei venti minutini, che pur essendo pochi, potevano anche essere sfruttati per mettere in scena qualcosa di originale e/o spaventoso, i protagonisti subiscono torture che neanche vengono inquadrate e il tutto viene smorzato da un finale brutto e prevedibile.

Del film si salvano solo le bellissime location, l'ottima fotografia e una discreta colonna sonora.
La recitazione non sempre convince. Pessima, come già accennato prima, l'attrice della madre assassina, che tenta di essere schizofrenica/terrificante/crudele con risate malefiche ed espressioni facciali ai limiti dell'assurdo e del forzato.

Peccato, perchè più che il vento dei morti, mi interessava vedere se sul cinema horror italiano potesse soffiare un po' di fresca brezza.