Testu 7½ / 10 10/05/2012 21:06:05 » Rispondi Non ho un ricordo molto sostanzioso di questo film, l'ultima volta che l'ho beccato era una mattina dei primi anni 90, comunque mi piaveva molto. La formula non era da mix alla Roger Rabbit, il fondale era animato e la superficie con attori, ma erano mondi nettamente distindi e separati, anche nelle inquadrature di quando interagivano tra loro per comunicare. Il protagonista più che succube della moglie lo ricordo come sottovalutato pesantemente da tutti, ma specialmente dal corpulento collega che non lo poteva soffrire e aveva una cotta per la moglie del futuro anfibio. Gli attori a parte l'inizio non è che facessero molto, l'animazione centrale era il piatto forte inoltre quando il protagonista nelle nuove vesti cercava di stare su uno sfondo realistico si vedevano tutti i limiti e la sporcizia del tempo. Impossibile poi dare una definizione esistente all'aspetto che Limpet aveva assunto, pareva un tonno ma respirava in entrambi gli ambienti, parlava entrambe le lingue, continuava ad avere bisogno degli occihali e aveva uno strano e orribile sonar gutturale, ottimo per attirarsi i siluri, ma il bello e che non mi pare vi fosse spiegazione fisica alcuna per questa metamorfosi.
Alla fine Henry Limpet (anche perchè impossibilitato a tornare umano) restava nel mondo marino che amava e in cui si trovava più a suo agio, insieme alla sua nuova fiamma Rosalisca (dire che si è innamorato di un pesce suona malissimo ma era più da parte di lei che di lui mi pare) e dopo essersi fatto cambiare le lenti rotte salutava la moglie (orgogliosa di lui ma non dispiaciuta e pronta al rimpiazzo) un ultima volta.