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MILANO ODIA: LA POLIZIA NON PUO' SPARARE regia di Umberto Lenzi

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JOKER1926     7½ / 10  06/08/2010 19:02:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Milano odia: La polizia non può sparare" è uno splendido affresco di Umberto Lenzi che funge anche da veritiero slogan contro una città (ma non solo Milano) allo sbando sotto svariati aspetti, la violenza incombe, la giustizia è un pastrocchio di contraddizioni e superficialità e il Dio denaro si fa pregare in modo sporco…

Lenzi con "Milano odia" riesce nell'impresa di fare un film visivamente e psicologicamente potente e disturbante, un po' come Bava ne "Cani arrabbiati" o come "Grissom Gang Niente Orchidee Per Miss Blandish " di Robert Aldrich, in queste pellicole elencate la violenza è regina e i contesti sociali quasi si accavallano, combaciano…

"Milano odia" attraverso un Tomas Milian, strabiliante prototipo del Tony Montana di De Palma, riesce ad ammaliare in modo sublime colui che guarda il film.
L'icona di Giulio Sacchi è architettata ad arte, personaggio feroce e pazzoide, stolto ma geniale, "cacasotto" ma spietato ricattatore, poi lo spacco sulla ciglia, il suo gesticolare da stratega e cultore della cognizione vanno a formare perentoriamente un immagine irresistibile che rivedremo, maggiormente edificata, in "Scarface".
Il film di Lenzi regala scene di grosso impatto, la brutalità e le sparatorie cadono a grappoli; la sceneggiatura risulta essere compatta senza particolari buchi da evidenziare, il film regala agitazione e sgomento fino ad un finale secco e non ordinario , il tutto costellato da una fotografia impeccabile infangata da smog e grigiore insomma è intonatissima al contesto.

"Milano odia" gode di una buonissima fama, etichettato fra i migliori film del genere Poliziesco paradossalmente paga proprio per le sue caratteristiche urbane, riscontrabili nei luoghi e in alcuni personaggi, e paga il processo di emulazione creatosi intorno ad esso altrimenti quello di Lenzi, specie all'estero, poteva spopolare e dominare; successo ottenuto, potenziale trionfo mancato.
KOMMANDOARDITI  06/08/2010 19:54:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramente uno dei migliori film di Lenzi (diciamo anche il migliore va...)
Più che poliziesco l'ho sempre inquadrato come un noir, dal momento che il protagonista non è un agente o il corpo di Polizia ma un delinquente spregevole e perverso come quel Giulio Sacchi ferocemente interpretato da Milian (grandissima prova attoriale per lui)
Interessante l'accostamento che hai avanzato col Tony Montana di Pacino : in fondo entrambi miravano troppo in alto. Montana riesce a realizzarlo, anche se per breve tempo, il suo sogno impossibile finendo poi per crepare in maniera quasi eroica e gloriosa ; Sacchi al contario ci arriva vicinissimo e verrà ammazzato come un cane tra la spazzatura della sua stessa città. Una fine patetica ed ingloriosa...

Concordo in toto con la tua valutazione numerica. ;-)

JOKER1926  06/08/2010 20:06:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A mio avviso per una serie di motivi, vedi colonna sonora, scenari e dinamiche "Milano odia" si colloca fra i polizieschi a tutta birra.
Comunque a presto la recensione de "Il giustiziere della notte".

JOKER1926