Oskarsson88 7 / 10 21/08/2011 11:07:00 » Rispondi Premetto che sono rimasto un po' deluso dalla visione, in quanto reduce dalla trilogia del milieu, e speravo così di trovarmi davanti un film sulla stessa linea d'onda, ed invece, seppure certo le ambientazioni e le situazioni un po' si accomunano, la qualità dista anni luce dai capolavori di Fernando Di Leo. Quello che trovo faccia scadere un po' questo film, da un possibile capolavoro, ad un'opera discreta è una trama decisamente troppo accomodata ed incongruente, ed ho già notato di non essere l'unico ad avere trovato questa pecca. Infatti
ci sono situazioni troppo forzate, a partire dal rapimento della ragazza, continuando poi con tante altri piccoli dettagli un po' trascurati e per finire con una fuga di Giulio Sacchi, dopo aver sparato al poliziotto, che è totalmente insensata. Lui, in questo posto sperduto, con tutta la polizia che lo cerca, riesce tranquillamente ad arrivare al bar e a farsi un alibi...bah, poco convincente!
Tomas Milian è davvero bravo nel suo ruolo polivalente, da crudele assassino a macchietta indifesa che piange su se stesso, anche se talvolta la mimica facciale mi è risultato troppo eccessiva...forse un tocco meno era meglio. Di positivo c'è comunque una bella colonna sonora, ed un ritmo incalzante che consente quindi anche di sorvolare sui piccoli errori, ed alla fine ci si intrattiene bene per quell'ora e mezza. Henry Silva, invece, ha un ruolo più marginale ed in antitesi col cattivo; forse poteva essere curato di più. Penso che tutto sommato il grande pregio è il fatto che è un film difficile da dimenticare, soprattutto per un paio di scene cult, e per l'efferato e ambiguo personaggio di Giulio Sacchi. Obiettivamente sopravvalutato su questo sito, ripeto, lontanissimo dai film di Di Leo, anche se tutto sommato si sa far rispettare...