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CHERNOBYL DIARIES - LA MUTAZIONE regia di Bradley Parker

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speXia     6½ / 10  08/07/2012 14:55:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In effetti non è nulla di che: un horrorino di poche pretese, che presenta poco-nulla di nuovo dal punto di vista narrativo (amici in vacanza che si mettono nei guai, zombie/mutanti), ma che regala suspence a quantità industriale. A ciò aiutano anche le riprese con la telecamera a mano, azzeccatissima per conferire al film quel tocco di realismo.

La location poi, come già detto da altri utenti, è indovinatissima e, aggiungerei, sfruttata benissimo. La città di Prypiat non è usata solo come "cornice", come "elemento decorativo" per il film, ma con i suoi edifici abbandonati, le strade vuote e silenziose e i labirintici cunicoli e passaggi, diventa un vero e proprio strumento per realizzare suspence. Bellissime e suggestive (ma anche molto inquietanti), poi, le inquadrature che riprendono la città da lontano: Prypiat, così sconosciuta e misteriosa, sembra proprio un luogo sovrannaturale, appartenente ad un altra dimensione, "tagliato fuori dal mondo" come dice uno dei personaggi.

Bravi gli attori, ottima la fotografia, buoni il sonoro e la colonna sonora.

Forse i mutanti si potevano mostrare un po' di più (come si sa però il buio sui mostri è il modo migliore per coprire la mancanza di budget elevato), idem per le creature che popolano la città. Al posto dei semplici cani randagi, potevano esserci animali radioattivamente modificati, con sembianze più mostruose. Pescioloni a parte, potevano esserci ratti, insetti, aracnidi, organismi acquatici e via dicendo.
Tra i difetti, come già detto, anche la trama, tipica degli zombie movie-survival horror, decisamente troppo banale e già vista, che poteva essere migliore e magari collegarsi alla storia di Chernobyl, che è invece solo una giustificazione alla zombificazione della popolazione locale.

Ma tutto sommato è un horrorino leggero e piacevolissimo, molto inquietante e, soprattutto, angosciante.
A dir la verità, mi aspettavo molto, ma molto di peggio.