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ROCK OF AGES regia di Adam Shankman

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ciccio02k     6 / 10  22/06/2012 13:17:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, che dire..
Proverò a dare un mio parere sia musicale che cinematografico. Per inquadrare meglio il mio commento sappiate che sono un quarantenne cresciuto con il rock anni 80 protagonista di questo film, motivo per il quale le mie parole potrebbero essere etichettate come parziali.

Chiariamo subito che si tratta di un musical, alla Mamma mia! o alla Chicago, tanto per capirci. Purtroppo il rock del film non si sposa perfettamente con questo genere cinematografico. Tommy degli Who oppure The Wall dei Pink Floyd erano delle rock opera con un concept ben definito e facilmente adattabili al grande schermo, ma pezzi dei Bon Jovi, Whitesnake, Poison e Def Leppard sono belli ma incapaci in questo frangente di cooperare per dar senso ad una storia. Le versioni di questi brani, cantate qui dagli attori, perdono inoltre spesso di incisività (problema trascurabile forse per il pop, ma non per il rock...). Se avessero usato i brani originali l'effetto finale sarebbe stato decisamente migliore. Carini però un paio di mash up (il mix di più canzoni) come quello tra We built this city e We're not gonna take it, divertenti.

La trama del film è scontata e stravista in altre pellicole (possiamo trovare un pò di Purple Rain, Karate Kid, Burlesque, e di tanti altri). Il solo Tom Cruise fornisce una prova convincente e molto "alcolica", mentre Russel Brand è insopportabile ed Alec Baldwin solo appena sufficiente. La regia è leggera ma comunque funzionale.

I lati positivi però ci sono. Innanzitutto l'atmosfera di quel periodo è stata ricostruita secondo me molto bene, soprattutto considerando i videoclips dell'epoca. Il locale protagonista del film, il Bourbon, sembra una perfetta citazione dello storico CBGB's di L.A.. E poi ci sono dei cameo niente male per gli appassionati di hard rock...

Per essere un film che ha come oggetto la musica "sporca e cattiva" per eccellenza, sembra troppo un esercizio di maniera. Come dare un cazzotto nei denti con un pugno di peluche. Non so se rendo l'idea.

La sufficienza comunque se la merita per i (pochi) lati positivi che ho detto, e per il merito di portare all'attenzione del grande pubblico dei brani che andrebbero senz'altro (ri)scoperti.