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PROMETHEUS regia di Ridley Scott

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Marco Iafrate     7 / 10  25/09/2012 22:59:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Leggendo qua e là i commenti degli utenti, recensione di Biagio compresa, mi rendo conto di quanto il genere fantascientifico, molto più di qualsiasi altro filone, faccia discutere il nutrito esercito di cinefili del sito.
Tutto ciò è normale se consideriamo che la fantascienza fondamentalmente nasce dall'esigenza dell'uomo di rappresentare in qualche modo l'idea del passaggio tra ciò che è ordinario a ciò che diventa straordinario, al di là della nostra portata, che tradotto in parole povere è l'universo del soprannaturale e cosa c'è di meglio dei meandri dell'assurdo per farne sede di dibattito.
Senza andare a scomodare la letteratura, rimanendo quindi in campo cinematografico, la rappresentazione della fantascienza ha avuto una svolta epocale con il passaggio dagli effetti speciali tradizionali a quelli prodotti dalla grafica computerizzata , passaggio che ha catturato l'attenzione di un sempre più consistente numero di appassionati di cinema, affascinati quasi esclusivamente dalla potenza visiva di questa nuova tecnica e di fatto agevolando l'abbandono da parte di registi e sceneggiatori di un più consistente approfondimento filosofico del tema trattato.
Prometheus ha avuto il pregio e il difetto di aver affiancato alla straordinaria potenza visiva un approfondimento filosofico molto discutibile.
Se l'enorme potenziale a disposizione converge quasi esclusivamente a far risaltare la maestosità delle immagini si ha come conseguenza una minore attenzione verso la sceneggiatura , quando si arriva ad essere quasi ottuagenari è facile che la saggezza e l'esperienza acquisite si mescolino con il rin********mento senile, probabilmente Scott sta cominciando ad amalgamare i due ingredienti con il risultato che noi, umili spettatori, siamo qui a chiederci se non sarebbe bastata un po' più di attenzione per sfornare un prodotto all'altezza delle aspettative.
Certo, la fantascienza non deve regalare ovvietà, l'assurdo è assurdo, è inutile starci a chiedere come è possibile che un essere umano dopo un intervento chirurgico della portata che tutti abbiamo visto possa correre i cento metri come Usain Bolt, oppure rimanere stupiti di fronte all'ottusa idiozia di chi approccia un essere vermiforme immondo e sconosciuto come fosse il gattino della vicina di casa, certo, di fronte ad un qualcosa di gigantesco che si sta abbattendo lentamente su di noi, il buon senso vorrebbe che facessimo quattro passi di lato così da evitarlo invece di correre all'impazzata proprio in direzione della sua traiettoria, ma questo è, tutto fa suspense ed il cinema, soprattutto quello fantastico, deve centrifugare gli stati d'animo degli spettatori.
Visivamente ammetto di essere stato rapito da questo film, la tempesta di silicio è qualcosa di veramente fantastico e il senso di claustrofobia all'interno della nave è palpabile, purtroppo i buchi della sceneggiatura non vengono perdonati da un pubblico sempre più esigente, a contatto ormai con una realtà molto più stupefacente di quella di tre decenni fa (all'uscita di Alien per intenderci) e quindi sempre meno sorpreso dagli effetti speciali e più interessato dai contenuti, d'altra parte il nostro vivere quotidiano è già di sé fantastico: Trovare un parcheggio in città, ottenere la ricevuta fiscale, prendere appuntamento alla Asl per una visita entro 9 mesi, avere un sistema scuola che funzioni, vedere ridotto lo stipendio di un consigliere regionale a 1400 euro al mese. Questa è fantascienza.
Noodles_  26/09/2012 01:19:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Però vedi, un conto è l'ipotesi, che rende il film "di fantascienza", un conto è come viene sviluppata. Se ad esempio in Terminator si ipotizza che sia possibile viaggiare nel tempo, e questa è la fantascienza, poi tutto quello che avviene all'interno di questa ipotesi deve essere plausibile (oltre che, possibilmente avere un senso...).
Quello che voglio dire è che non credo che sicccome siamo in un film di fantascienza, allora VALE TUTTO. Eh no! Quellle domande che secondo te "é inutile porci", secondo me invece, se prendiamo il film seriamente e abbiamo un minimo di senso critico, è impossibile non porcele. Si prova fastidio, ci si sente trattati da idioti. Non credi?
E complimenti per il commento.
faith81  26/09/2012 23:10:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Marco Iafrate  27/09/2012 18:03:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dare credibilità ai personaggi di un film di fantascienza comporta le stesse difficoltà che si incontrano nel voler dare credibilità ai personaggi di Montecitorio. Quando si vive al di fuori della realtà tutto quello a cui noi vogliamo attribuirgli un senso non esiste, se ciò non fosse la fantascienza non rientrerebbe nel genere fantastico e la politica sarebbe al servizio dei cittadini.
Marco Iafrate  27/09/2012 18:01:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Innanzitutto grazie dei complimenti e per essere intervenuto con una interessante riflessione: “ Visto che ci troviamo all’interno di un film di fantascienza l’arbitrio del regista è totale? Quale è il criterio indispensabile per non perdere di credibilità?”.
E’ questo il punto, cercare il compromesso tra l’assurdità del contesto e contemporaneamente, come sottolinea faith81, dare una parvenza di veridicità ai personaggi.
Questo compromesso i registi dovrebbero conoscerlo bene e dovrebbero conoscere bene il confine tra la spettacolarità mostrata ed un adeguato impianto narrativo. Che dire, dipende un po’ a noi spettatori accettare più o meno e in quale misura questo compromesso, io propendo più a pensare che nel momento in cui ci si immerge nel mondo del fantastico dove a catalizzare l’attenzione ci sono mostri, navi spaziali, androidi e quant’altro, sia più giusto lasciare da parte le leggi che nella realtà impone la natura, (tutti i personaggi morirebbero dopo pochi minuti e addio film) ed accettare le regole dell’assurdo in toto, poi è anche giusto e doveroso da parte dei registi impegnarsi a non ridicolizzare la pellicola con improbabili strafalcioni (ma non mi sembra che Scott con Prometheus sia arrivato a tanto) tanto da far storcere il naso anche agli spettatori più indulgenti.

Noodles_  28/09/2012 11:06:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi rivolgo a te ma rispondo indirettamente anche agli altri utenti intervenuti.
Per quanto mi riguarda le risposte alle 2 domande sono molto semplici. La prima è: assolutamente no. Mentre alla seconda, che formulerei in modo leggermente diverso (Quale è il criterio indispensabile per distinguere tra un film serio e uno meno serio?) rispondo semplicemente: il rispetto per l'intelligenza dello spettatore. La cui soglia di esigenza si sposta ovviamente in relazione a quello che vediamo. Se per esempio in un film con Van Damme posso accettare che dopo 5 minuti di calci in faccia non ci sia neanche un dente rotto, o che ti sparino in dieci ma nessuno ti colpisca, se vado a vedere Prometheus di Ridley Scott, non mi sta bene che una 3 secondi dopo un parto cesareo (sorvoliamo sulle graffette...) faccia tutto quel casìno come se niente fosse. O che per una missione di quel livello vengano assoldati dei cerebrolesi. Perchè, fantascienza o no, ciò non è possibile. Perchè in un film di spessore (o presunto tale...), INDIPENDENTEMENTE DAL GENERE, le leggi della natura e della logica devono comunque essere rispettate. E non parlo della sceneggiatura, che seguendo una moda assai discutibile ma, pare, molto apprezzata dai più giovani, si incastra e si completa con i video di youtube, le puntate successive, e le interviste col regista. Parlo semplicemente dei comportamenti e della credibilità delle situazioni.
Purtroppo a mio parere Scott con Prometheus è arrivato a tanto...
peter-ray  26/09/2012 12:03:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo
boodi  27/09/2012 10:25:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
1. si puo' anche digerire il fatto che il cinema è finzione , racconta storie ma è anche spettacolo ( è un misto che regala emozioni , se ti lasci emozionare , e prendere per i fondelli ) 2. dai per assodato che la fantascienza è fantascienza ( non mi pare l'unico film di fantascienza discusso in cui ci siano punti di domanda etc ), credo che riesci a digerire qualcosa di razionalmente incompleto , per poter godere del resto senza sentirti " buggerato"
chiunque faccia cinema e voglia raccontare storie , fantascienza , fantasia/e vuole trattarci da idioti ..
la verosimiglianza .. sai .. vai a dire a un uomo del secolo scorso che esistono le macchine volanti e che abbiamo mandato una sonda su marte ..
boodi  27/09/2012 10:25:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
manca un " allora" dopo " vuole trattarci da idioti"
boodi  27/09/2012 10:32:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non so .. per es. in blade runner ( che conosco bene ) nella scena del bacio tra rachel e deckard c'è una finestra sullo sfondo dell'appartamento davanti alla porta .. nella scena finale quando escono ( per l'ascensore ) e c'è la porta spalancata la finestra è sparita...
usss..
ridley scott mi aveva già preso per il **** ? possibile..
julian  03/10/2012 00:45:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eccezionale il finale del tuo commento.
Marco Iafrate  03/10/2012 21:39:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie julian, la cosa eccezionale è che è tristemente vero!.