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CENA TRA AMICI regia di Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte

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Niko.g     7½ / 10  02/08/2016 18:25:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma certo che sono bravi i francesi, cos'altro dovremmo dire di loro altrimenti? Che sono antipatici perché orgogliosi di essere tali? Perché fanno i nazionalisti e mettono una bandierina francese davanti ad ogni loro teatro o museo, perché fanno la guerra alle parole inglesi e chiamano il computer "l'ordinateur"? Ahah, ma fanno benissimo fanno! Difendono la loro lingua, la loro cultura, la loro identità! Per non parlare della musicalità delle parole: "mi si è impallato il computer…", "sì beato te, invece a me si è impallato l'ordinateur…". Ma non senti che meraviglia? Noi italiani, invece, oltre alle parole, ci facciamo portare via anche il latte dal formaggio e pure l'olio pugliese a favore di quella schifezza che importiamo dalla Tunisia! Spero che Checco Zalone ci faccia un film su questo scandalo. Che li ridicolizzi quei bastardi dell'Europarlamento che ci obbligano ad importare e vendere schifezze!
Bravi francesi, dicevamo... che poi ti tirano fuori queste chicche che un Roman Polanski qualunque e un Paolo Genovese a caso ci restano appiccicati come mosche al miele.
In questo caso abbiamo una satira feroce sugli stereotipi delle ideologie politiche, dove a scatenare il massacro è sempre una banalità, soltanto che a differenza di "Carnage", dove prevale una dimensione più fisica, qui ci muoviamo su un piano più cerebrale. Non è un caso che il meglio di sé questa sceneggiatura lo dia nella prima parte, nello scontro tutto intellettuale sul nome da attribuire al nascituro di uno dei protagonisti. Oserei dire geniale.
Nella seconda parte, purtroppo si cade più in basso, con dinamiche meno originali e un po' pecorecce, anche se di indubbia efficacia sul piano della vivacità.
Da sottolineare che la tempistica dei dialoghi rende molto difficile il doppiaggio e dunque, come accade spesso in queste opere a metà strada tra il cinema e il teatro con dialoghi serrati ed esasperati, è consigliabile la visione in lingua originale, perché i doppiatori per quanti sforzi facciano per "avvicinarsi" all'attore in scena, ne restano inevitabilmente distanti, con risultati scadenti. Se non sapete il francese, cogliete l'occasione per impararlo su internet tramite il vostro ordinateur.