elkan 7 / 10 01/08/2012 10:38:44 » Rispondi A cavallo tra commedia e farsa, "Cena tra amici" si contraddistingue con introduzione e finali troppo ammiccanti e comunque gratuiti, inutili, con presentazioni dei personaggi, volutamente sopra le righe. Per il resto chi ha visto "Carnegie" di Polansky troverà una certa analogia, ma anche significative differenze. La similutidine è il gruppo ristretto di protagonisti e l'ambientazione sostanzialmente univoca, nonché la trama: una lenta ed imprevedibile escalation di violenze verbali e scontri dialettici. Ma in realtà i due film mirano a bersagli diversi. In "Carnegie" il tema è l'etichetta ed il protocollo imposto dalla civiltà tra estranei: le buone maniere, il rispetto delle leggi, la tolleranza: il centro del bersaglio è "la società". In "Cena tra amici" il tema è rivolto ad i rapporti tra consanguinei, di fatto o perché assimilati: il centro è "la famiglia". E qui, tra cognati, genitori, figli, mariti e mogli e amici di famiglia, serpeggiano incomprensioni, malumori, ipocrisie, falsità, rancori... tutti latenti e pronti a deflagare magari in momenti di debolezza. La trama forza la mano e fa scoppiare in sequenza una serie di liti e ripicche... é forzato, certo, ma perfettamente verosimile. Ed è questa verosimiglianza l'arma a doppio taglio del film: da un lato lo eleva a fedele specchio di una media famiglia alto borghese; dall'altro, nell'impianto meccanico del film con rivelazioni devastanti "a catena",un po' lo svilisce rendendolo grottesco. "Cena tra amici" è un film che va compreso: è troppo forzato per essere "vero", ma riesce ad essere verosimile.