JOKER1926 6½ / 10 05/11/2014 19:46:35 » Rispondi Progettato nel non più vicino 1980, "Stati di allucinazione", ai nostri giorni mantiene, con forza e originalità, le sue caratteristiche dominanti, ossia quelle legate ad una rappresentazione di immagini deliranti e persino discutibili sul piano etico. Ken Russell è la firma di questo film che fa fatica a coniugarsi con uno specifico genere e cerca di andare controcorrente e forse, il suo più grande limite, è quello di limitarsi sentendosi infinito. Chi osserva il film di Russell apprezzerà, senza ombra di dubbio, più di una cosa; ma al contempo noterà alcune forzature. Non manca la volontà, da parte del regista, di voler proporre un qualcosa di accattivante, su questo l'operazione è portata (parzialmente) al termine; a distanza di vari anni il film trasmette ancora un qualcosa di particolare, e forse persino di inedito. Non manca nemmeno un grande lavoro di fotografia e specialmente il montaggio con la festa di immagini oniriche non è affatto male, assolutamente. Diciamo che il vero declino de "Stati di allucinazione" è in atto nella parte finale; o comunque nel secondo troncone della proiezione. La sceneggiatura che in un primo momento si era destreggiata bene, assieme alla trama, decade perentoriamente andando a calcare il campo delle corbellerie. Abbonda una parte di pura action e tutte le cose buone sembrano sparire, pian piano.
"Stati di allucinazione" è colmo di cose originali, è un lavoro artigianale di effetto. Intriga, ma sul più bello, si sgonfia. La storia era allettante ma non di semplice sviluppo, si inciampa nel circuito del fantascientifico e in ballo sono tirati concetti pseudo religiosi, troppo fumo e risultati altalenanti.