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DOODSLAG regia di Pieter Kuijpers

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  06/09/2012 10:19:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da una parte l'incontrollabile entusiasmo di una nascita miracolosa,dall'altra l'afflizione per una morte assurda.Max,gigante buono ed autista di ambulanze,si ritrova tra due fuochi tremendamente contrastanti,ancora non consapevole che i fatti dell'ultima notte gli sconvolgeranno la vita.
Reagire sempre o subire passivamente?sembra chiedersi questo il regista olandese Pieters Kuijpers che con "Doodslag" punta in alto,ragionando sulla società attuale mostrandosi volenteroso nell'affrontare argomenti di forte impegno civile ,costellati di sfumature tra il melodramma e il revenge-movie.
Molta carne al fuoco quindi, ahimè non sempre sviscerata a dovere,a partire da una serie di eventi intavolati con intelligenza ma poi lasciati sovente in sospeso.
Le conseguenze di un gesto dettato dall'insofferenza e dall'esasperazione mettono in moto quesiti che scuotono le coscienze,portati a galla in modo per lo più lucido,con il rifiuto sociale e la perdita di contatto con la realtà, concedendo momenti che pur intrisi di grande drammaticità non sempre colgono nel segno.
Suddiviso in quattro capitolo-di cui il secondo è girato in un funereo bianco e nero-di certo riesce nell'evidenziare la facilità con cui un esperto affabulatore riesce a circuire l'opinione pubblica e a indirizzare il pensiero della massa.In questo caso non un consumato politico ma un commediante in stile "Zelig",tanto per rimarcare il decadimento in corso.
Un pellicola interessante,in cui la narrazione prende forma circolare sino ad una chiusura che non dispiacerà ai più romantici e lascerà qualche dubbio di troppo riguardo l'estrema catarsi del protagonista.