Goldust 6½ / 10 19/02/2015 11:51:10 » Rispondi Un dramma propagandistico non particolarmente esaltante, da vedere più che altro per la presenza dominante della Crowford ( che sovrasta in tutto e per tutto il suo debole partner Philip Dorn ) e per la regia essenziale di Dassin. In particolare i momenti migliori sono riferiti al ritorno a Parigi della protagonista, con l'amara presa di coscienza della nuova realtà con cui dovrà convivere e le difficoltà di ogni genere che sarà costretta ad affrontare.