caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PROVINCIA MECCANICA regia di Stefano Mordini

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
gerardo     6 / 10  18/02/2005 20:40:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di positivo c'è sicuramente il fatto di rivedere - evento così raro di questi tempi - la classe operaia nel cinema italiano, nonostante una metà (la cosidetta altra metà del cielo) dei protagonisti sia di provenienza borghese. E qui si crea quasi uno scontro di civiltà tra i due poli familiari, l'uno proletario (quello della coppia protagonista), l'altro piccolo-borghese dei genitori di lei, dai quali la giovane donna sembra essere scappata per naturale senso di ribellione e anticonformismo. Ma anche l'aspirazione di questa nuova giovane famiglia proletaria non sembra essere tanto diversa poi...
Fin qui le cose positive e le buone intenzioni, assecondate con stile documentaristico da Mordini (non tradisce le sue origini), ma i dialoghi e la sceneggiatura hanno diversi buchi e soluzioni affrettate e raffazzonate, talvolta anche banalotte. Spesso si scade nel ridicolo involontario, cosa che con Stefano Accorsi, qui nella parte dell'operaio "disintegrato", è sempre molto facile. Il personaggio di V. Cervi è piuttosto stilizzato. Bella la colonna sonora.

"provincia di due imperi
provincia industrializzata
provincia terzializzata
provincia di gente squartata
1/4 al benessere
1/4 al piacere
1/4 all'ideologia
l'ultimo quarto se li porta tutti via"

gerardo  18/02/2005 21:01:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Naturalmente per "scontro di civiltà" è da intendersi il conflitto di classe, come scontro fra culture diverse e opposte.
Edo  20/02/2005 17:21:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo appieno con te, anche se al Mordo lascio la piena fiducia di crescita e potenza cinematografica narrante: i suoi sbagli sono in dialoghi e situazioni che oscillano senza trovare il centro fra una voglia di "Pugni in tasca" e situazioni felliniane che peró non s´incontrano ma si scontrano nel senso negativo del termine, provocando quelle situazioni inverosimili di ridicolo involontario (in testa a tutti il mago e la maratona...), nonché nella scelta dell´Accorsi che non regge i suoi controcampi in camera e nella sua crisi... mentre la Valentina é un bel vedere e il suo volto, senza dubbio uno dei piú interessanti del panorama italiano, rende bene un malessere che peró sembra piú mentale che sociale.
BRavo Gerardo, ma sei di quel di Ravenna?
gerardo  21/02/2005 13:31:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A occhio e croce 600 km più giù, stessa costa.
andreapau  27/02/2005 21:29:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi piace il tuo commento..un po' meno lo sport nazionale di sparare su stefano accorsi..