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NEVERLAND - UN SOGNO PER LA VITA regia di Marc Forster

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carsit     9 / 10  27/03/2013 10:44:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Semplice, ma allo stesso tempo complesso.
Un inaudito inno alla fantasia, alla speranza, al desiderio di cambiare le cose.
La storia del vero padre di Peter Pan, interpretato da UN Deep particolarmente convincente(merito anche ad un ottimo doppiaggio).
Anche la Winslet offre un'ottima prova recitativa, ma nel complesso il cast si è comportato veramente bene.
Strepitosi i 4 bambini, che riescono a fare la parte di loro stessi in maniera naturalissima ( cosa non facile).
Tutta la pellicola verte sul binomio realtà-fantasia e sulla contrapposizione bambino-adulto.
Ogni personaggio ha i suoi problemi concreti, con delle speranze recondite che vogliono affiorare.
barry è uno scrittore che non riesce a trovare ispirazione per il suo lavoro, ma l'amicizia con una vedova e 4 figli lo condurranno ad immaginare una delle più belle favole mai create.
La Winslet è una madre di buon cuore, che ama i suoi figli, ma che spesso non riesce ad essere in totale sintonia con loro; a causa della grave malattia respiratoria di cui è afflitta.
La Nonna è una donna di vecchia generazione, spesso severa e austera, ma anche lei desidera fortemente il bene della figlia.
La moglie del protagonista non riesce a sentire vicino suo marito, dato che molto spesso passa il tempo con la vedova ( quindi ci sono i soliti dubbi maliziosi).
QUando capisce che non c'è niente tra loro, lei non riesce comunque a riavvicinarsi a lui, perchè lo sente distante, come se la sua stessa fantasia lo costringa a separarlo da lei.
La moglie non riesce a vedere oltre, non riesce a vedere come Barry, ed infine sarà costretta a lasciarlo.
Peter è un bambino disilluso dalla vita, che non riesce più a ritrovare la sua infanzia.
UN'infanzia che è stata letteralmente rubata quando ha dovuto scontrarti con la dura realtà : che la morte è un evento che difficilmente si può cambiare.
Ogni personaggio compone un tassello fondamentale di questa magnifica storia, ed ognuno di essi mi ha reso partecipe di questo straordinario film.
C'era anche la possibilità che il troppo zucchero ti facesse diventare diabetico, ma fortunatamente il film calibra bene momenti di spensieratezza e momenti più "tragici".
ben riuscita la scena finale, quando finalmente la Winslet vede "l'isola che non c'è".
Sotto un certo punto di vista , il finale mi ha ricordato "big fish- storie di una vita incredibile".
ANche in quel film viene utilizzata la fantasia come mezzo per vedere la morte con una chiave differente, con un'altra prospettiva.
Questo è un film per sognatori, un film per chi non si è fatto sottomettere dal cinismo della vita.
Io stesso sono orfano di madre, e sono rimasto sempre freddo e cinico nel crearmi aspettative e nel pensare che poteva andare diversamente.
Però questo film ha fatto emergere in me un'emozione troppo sopita: spesso la vera morte è quando una persona smette di sognare, ed incomincia a vedere la vita come un normale adulto.