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REC 3 - LA GENESI regia di Paco Plaza

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-Uskebasi-     6 / 10  21/01/2013 17:25:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prima cosa che non mi va giù è che si è rinunciato al marchio di fabbrica. Certo, è molto più difficile girare un mockumentary ancora in maniera credibile al terzo capitolo, ma REC è quello e quello doveva essere. Si chiama REC per un motivo ed era riuscito come nessun altro a portare l'orrore in diretta. Non è un caso che i 20 minuti iniziali siano i più riusciti, a mio parere ovviamente. Perlomeno, se proprio si doveva sbagliare e cambiare, devo ammettere che non c'era modo migliore per questo decisivo passaggio di stile. Il titolo (credo per la prima volta nella serie) REC 3, e l'inquadratura sulla telecamera rotta a terra, come a dire: Non è più un documento, adesso è un film.
E film è. Purtroppo non bellissimo, perché oltre a questo discutibile cambiamento ci sono altre cose che non mi hanno convinto. Perde di importanza la storia, REC 3 è quasi esclusivamente incentrato nei 2 sposi e nel loro immenso amore. Amore che li fa sorridere a 32 denti al momento della notizia del bambino in grembo e gli fa passare in secondo piano che sono in mezzo alla mèrda fino al collo; amore che li costringe a baciarsi a lungo dimenticandosi che degli indemoniati stanno salendo le scale (per fortuna se lo scordano anche i mostri e non salgono più). Già, gli indemoniati sembrano scordarsi varie cose, di salire le scale appunto, a volte di attaccare, ma soprattutto alcuni di loro in svariate inquadrature (avvertite gli attori!) si scordano di essere indemoniati, credendosi così normali zombi, che devono camminare lentamente con passo zoppo o trascinando le gambe. Un'incoerenza abbastanza grande visto che nei due capitoli precedenti, e in molte scene di questo, stavano avvelenati di brutto che manco Gigliardi in astinenza da 3 anni.
Personalmente non condivido nemmeno l'avvicinamento al surreale, già iniziato in REC 2, qua proseguito con il riflesso uguale di tutti gli infetti nello specchio, per non parlare dell'aggiunta di un'ironia che stona con il resto della saga. Avevo amato il primo per il suo senso di realtà, di angoscia e di paura che mi aveva trasmesso. Ho notato anche degli errorini tecnici che finiranno nel sito Bloopers.
Peccato, perché partiva con diversi pregi. Intanto avevano rispettato come doveva cominciare l'epidemia, cioè con il veterinario del cane del condominio, e avevano azzeccato in pieno l'ambientazione, l'idea di svolgerlo durante un matrimonio era strepitosa. Anche gli effetti splatter sono fatti davvero bene.
Aspettiamo Apocalypse.