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REC 3 - LA GENESI regia di Paco Plaza

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pinhead88     6 / 10  06/07/2013 16:49:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se doveva essere il sequel (o il prequel) di quella bellissima e terrificante serie quale ''REC'' il risultato è quantomeno discutibile.
Il film si chiama ''REC 3'' ma ha tutti i componenti per essere un film a se stante.
Non si capisce bene se Plaza voleva seriamente intraprendere la strada degli altri due precedenti capitoli o era intenzionato a prendere tutti per il deretano(non ha tutti i torti visto l'imponente quantità di mockumentaries girata negli ultimi tempi).
Tutto fa riportare alla seconda ipotesi: momenti del tutto comici, colonne sonore ridicole e soprattutto l'assenza di quello che è il fulcro di questa saga. L'orrore in diretta.
Se il primo ''REC'' poteva permettersi di essere preso sul serio(non a caso c'era Balaguero dietro la mdp) ed è difficile far prendere sul serio un film su zombie indemoniati, Plaza smonta tutto ciò che si era faticosamente creato per mostrarci una storiella sbilenca e tragicomica costruita sulla base di quello che era un grande film.
Se da un lato il regista da uno schiaffo al canonico mockumentary, dall'altra parte elogia quel genere zombie-comedy, anch'esso ripetuto migliaia di volte.
In un sequel poi chiamato ''La genesi'' ci si aspettano quantomeno dei chiarimenti sull'origine di tale male, invece non c'è nulla che rimandi alla nascita di questo contagio, ne tantomeno alla nascita del mostro scheletrico che è la causa di tutto quanto.
A parer mio si poteva costruire un grande prequel, anche con la mancanza della ripresa in diretta. Invece Plaza se ne esce con un matrimonio(?) e persone che improvvisamente e senza un motivo logico si tramutano in zombi famelici, stranamente tutti quanti tranne i due protagonisti, nonostante anch'essi abbiano avuto modo di entrare in contatto con il sangue infetto dei loro invitati.
In ogni caso il film non è proprio da buttare, ci sono dei momenti esilaranti e un finale piuttosto bello e commovente, il tutto condito da qualche gustosa scena splatter.
Non mi sento però assolutamente in vena di catalogarlo come terzo capitolo di questa saga, ma più che altro come film indipendente con qualche vago connotato alla De La Iglesia.
Se Balaguerò non avesse abbandonato il progetto, anche se qui è il produttore creativo, dubito che sarebbe venuto fuori qualcosa di questo tipo.