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BELLFLOWER regia di Evan Glodell

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  27/08/2012 16:59:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Far conoscenza durante una sfida a chi ingoia più grilli,uscire la prima sera e percorrere centinaia di kilometri per andare a cenare nella bettola più fetida e screditata del Texas.E ciò che fanno Milly e Woodrow,per loro un colpo di fulmine di quelli travolgenti accompagnato da promesse d'amore che sembrano essere messe in discussione già in partenza,lei sembra esser certa del fatto che prima o poi lo ferirà in modo spietato.
E' però impossibile non abbandonarsi alla dolce levità di un rapporto frantumante l'apatico tran-tran della vita di provincia, in cui i sogni hanno sembianze di utopie adolescenziali ed evasioni mentali in un mondo post apocalittico,dove si possono emulare le gesta degli eroi di "Mad Max",pilotando bolidi vintage armati ed equipaggiati con letali diavolerie.
Tra depresso esistenzialismo e ansietà oniriche una regia molto personale dal violento impatto visivo contraddistingue questo "Bellflower",dramma sentimentale rovente e soffocante,complice una sovraesposizione esasperata dei colori.Inquadrature mai banali vengono impresse su una pellicola "sporca",mentre il potenziale esplosivo dei sentimenti sembra ammassarsi nella feroce canicola di giornate bollenti in cui l'emozione non aspetta altro che bruciare come un cumulo di sterpaglie colpite da lanciafiamme casalinghi e mezzi incendiari ,ideati per combattere un nemico creato a tavolino,buono per vivacizzare giornate sempre troppo uguali e rimandare l'incontro con la vita,quella vera.
Evan Glodell firma un pellicola strana,intersecando con originalità tra loro più generi e permeando il girato di emozioni intense,sempre più incontenibili e viscerali.L'escalation drammatica è di quelle che prendono la gola e non mollano facilmente la presa ,solleticando ogni sensibile anfratto emotivo anche grazie alla convinta interpretazione di attori sorprendenti e ad una colonna sonora da brividi.
E alla fine,nonostante un registro bizzarro e quasi surreale, ciò che ne esce è uno straordinario spaccato di disorientamento giovanile,una chicca assolutamente da non perdere in grado di unire contenuti sostanziosi e potenza espressiva.