simonssj 6½ / 10 17/12/2014 23:27:40 » Rispondi Il livello degli effetti speciali, delle coreografie e della scenografia è sempre eccellente quindi non starò qui a discuterne; mi duole constatare invece la stanchezza di questa seconda trilogia che risente, come già ampiamente discusso, della relativa snellezza e leggerezza di un libro scritto 80 anni fa che è stato rimpolpato arbitrariamente per motivi esclusivamente commerciali. Certo l'operazione non si può dire fallita completamente, anzi, ma di queste 2 ore abbondanti di film che rimane per definirlo "capolavoro"?
1) i primi mostruosi ed eccellenti 15 minuti che si collegano idealmente con gli ultimi 45 del secondo film, in cui la personalità di Smaug giganteggia su tutto e su tutti e non solo fisicamente.
2) Thorin, e la sua andata-e-ritorno verso la follia e la corruzione, interpretato in maniera più che discreta da Armitage.
3) 10 minuti di "cameo" di Sauron buttati lì, ne avrei fatto volentieri a meno tutto sommato.
4) la solita, coreografica, esageratissima carneficina di orchi, sbudellati nei modi più impensabili; è incredibile come delle scene di azione così intense, vive e mirabolanti possano alla lunga diventare morte, disturbanti, al limite del fastidioso.
5) I soliti duelli hollywoodiani con salvataggi all'ultimo secondo, qui ripetuti sull'ordine della dozzina di volte, espediente fin troppo fanciullesco per poter darmi una qualsiasi emozione o sussulto
Andate a vederlo per carità, possibilmente al cinema, e salutate dignitosamente una esalogia che comunque segna una pietra miliare su un certo modo di fare cinema; affascinante quanto si vuole, con punte altissime di tensione, ma tutto sommato tristemente ripetitivo. E il Fantasy, quello vero con la F maiuscola, sia che si parli di cinema sia che si parli di letteratura, è ed è sempre stato il nemico giurato della ripetitività, ed ha in mister Tolkien il suo diamante più splendente