ferro84 7 / 10 08/12/2012 01:30:11 » Rispondi Non mi accodo all'entusiasmo su questa ultima fatica di Haneke seppur comprendo la capacità di saper riportare in vita ricordi spiacevoli di eventi che tutti, direttamente o indirettamente,abbiamo vissuto. Amour è un film asciutto a cui Heneke impone il suo rigore stilistico, dove la maniacale precisione della descrizione, drammatica estruggente, è tale quasi da abbandonare la dimensione narrativa per approdare a quella più strettamente documetaristica. E quando accade questo, vuol dire che quel realismo cinematografico ha abbandonato i confini del cinema in senso stretto e questo, purtroppo, non è mai un merito.
La delicatezza del racconto così come il suo saper colpire nell'immagine universale della sofferenza, della malattia degli ultimi giorni è da manuale e i due attori riescono ,una volta tanto, a sovrastare anche il genio dietro la macchina da presa. Purtroppo però di quell'amore resta poco, del tutto offuscato dal freddo manierismo di Haneke e il rigore formale, come sempre, mal si concilia con i sentimenti.