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ANNA KARENINA (2012) regia di Joe Wright

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antifan     6 / 10  27/03/2016 15:36:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'adattamento di qualsiasi romanzo importante è già un lavoro perso in partenza, ricordo bene le parole di due geni come Alfred Hitchcok e Truffait nel celebre libro/intervista " Il cinema secondo Hitchcok" riguardo a un possibile adattamento di "Delitto e Castigo" di Dostoievski o altri capolavori letterari e loro furono d'accordo all'affermare (non ricordo esattamente ma in sostanza era): " Il risultato finale non sarà mai migliore dell'originale perche un capolavoro appunto è una storia che ha già raggiunto la massima perfezione nel suo mezzo espressivo". Se si accetta questo come assioma allora non si può aspettare una pietra miliare, a questo si aggiunge che l'opera non è un capolavoro di poche pagine ma anzi il libro di Tolstoj è fatto di centinaia e centinaia di pagine dense, piene di dialoghi profondi , pensieri , dubbi filosofici, una acuta indagine sulla societa , una storia d'amore e molto altro ancora...
Quindi nei migliori dei casi ne sarebbe uscito un'opera interessante e appunto sono con queste aspettative che l'ho guardato e il risultato, o meglio la sensazione è di aver visto un'opera un pò vuota, stucchevole ,a tratti coinvolgente a tratti fastidiosa.
Alle difficoltà di un qualsiasi adattamento se ne aggiunge un'altra ma stavolta scelta consapevolmente dai realizzatori: l'approcio teatrale, cosi con questa scelta possiamo vedere personaggi russi interpretati da anglosassoni...
Una scelta che si può considerare anche coraggiosa e sorprendente se avesse funzionato, però il risultato finale invece mi fa pensare a solo un tentativo non riuscito.
Con questa scelta i personaggi passano da una scena all'altra, saltando da un set verso l'altro, cambiandosi(molto belli i costumi) nel frattempo mentre i set vengono sistemati per la seguente scena, oppure passano dietro le quinte, questo è senza dubbio interessante ma distrae , già dall'inizio si puo notare un eccesivo formalismo che penalizza il contenuto, le scene sono belle ma un po monche, prive di una certa umanità. Cosi a parte intervalli indubbiamente riusciti come ad esempio la scena di ballo tra il Conte Vronsky e la protagonista, sequenza bella per la coreografia e efficace perche trasmette emozioni, il film va avanti senza capo ne coda, salvandosi solo per la bravura di Joe Wright, questo perche il soggetto ha preferito concentrarsi sulla storia d'amore dei protagonisti e qui a essere penalizzato(ma era da preventivare) è il personaggio di Levin, impietoso il confronto con la versione cartacea. Peccato perche alcuni dialoghi e alcune scene che lo coinvolgono davano una sensazione di spontaneità dando un pò di vita al film, ma anche l'andamento della trama ne risente, certe situazioni sono poco credibili se uno non ha letto il romanzo, personaggi cambiano carattere troppo in fretta, senza convincere ; credo che un approccio più minimalista avrebbe giovato all'opera, avrebbe permesso ai personaggi di emergere con spontaneità. Un'altra capitolo riguarda il personaggio di Vrosnky, non ho apprezzato il suo cambiamento, il suo sviluppo , le divergenze con la versione cartacea lo rendono un po odioso(vedasi la scena con il cavallo fru fru..),gli autori sono liberi di cambiare ma con questa modifica ha peggiorato il personaggio. In questo contesto gli attori danno un'interpretazioni poco convincente , Keira Knightley e Gleeson a tratti trasmettono qualcosa ma non lo sufficiente, il resto compreso Jude Law sono penalizzati dall'approccio di partenza
Nonostante tutto però(forse perche ho letto il romanzo e durante la visione me l'ha fatto un pò ricordare...) il film si salva in corner, in fondo le scene piacevoli ci sono, non annoia o se preferite finisce prima di annoiare, anche se resta comunque uno spettacolo eccesivamente barocco potenzialmente interessante. Peccato.