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CANDIDATO A SORPRESA regia di Jay Roach

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Invia una mail all'autore del commento ilSimo81     7 / 10  19/12/2014 17:15:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ascesa al potere dell'affermato politico locale viene osteggiata da un "candidato a sorpresa". La campagna elettorale si apre senza esclusione di colpi.

Regista con un debole per i temi dello spionaggio (vedi la saga di Austin Powers), Jay Roach sa costruire satiriche parodie del vivere ordinario, che fanno sorridere di luoghi comuni e ridere di situazioni esilaranti. Lo ha fatto parlando di strambe famiglie americane (la fortunata doppietta "Ti presento i miei" e "Mi presenti i tuoi"), lo fa raccontando la politica locale con questo "Candidato a sorpresa".
La forza del film sta nel dibattito (che si può definire in ogni modo, meno che "politico") tra i due candidati: un inarrestabile Will Ferrell nei panni di Cam Brady (il politico lussurioso e piacione, esperto di corruzione e sgambetti) e un travolgente Zach Galifianakis nei panni di Marty Huggins (il rivale inesperto, goffo e grottesco). Ruoli di contorno arricchiscono storia e cast, in cui compaiono nomi di tutto rispetto, come Brian Cox (il padre di Marty), Dan Aykroyd e John Lithgow (i ricchi fratelli industriali) e Dylan McDermott (l'organizzatore di campagne elettorali).

"Candidato a sorpresa" è un film leggero e spassoso, che varia dai classici toni satirici a gag "hard" e da grasse risate. Nessuna pretesa di insegnare valori o comunicare grandi messaggi, né con le succitate gag né tantomeno col classico (e svilente) happy ending all'americana.
Va preso semplicemente come un divertente passatempo: in quest'ottica, le risate sono assicurate.