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THE ICEMAN regia di Ariel Vromen

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hghgg     7 / 10  03/10/2014 17:16:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto solo da poco, alla fine del film la prima cosa che ho pensato riguardo a questo lavoro di Ariel Vromen è stata: "un gangster movie". Uno di quelli di stampo biografico, ma uno dei tanti, senza infamia e senza lode che scorre non troppo liscio ne troppo pesante, non annoia ma non esalta, insomma un discreto film che a me è parso essere ne carne ne pesce, un normale gangster movie che si vede con piacere e che si dimentica con facilità.

Interessante il terrificante personaggio di cui si narra la vita, un killer (in parte al servizio di un affiliato dei Gambino a quanto pare) che pare abbia ucciso un centinaio e più di persone mantenendo per anni una facciata di vita normale con moglie e due figlie, fino all'arresto avvenuto credo nel 1985.

Meno interessante però il modo in cui il film è stato sceneggiato e sviluppato.

La regia di Vromen punta su uno stile distaccato e quasi asettico, per l'appunto gelido, in linea col carattere del personaggio principale e si limita più che altro a mostrare piuttosto che "far vivere" sebbene non manchi di regalarci qualche buon guizzo e alcune belle scene qua e la; il problema è che con questo stile Vromen, che genio non è, non riesce naturalmente a tenere viva l'attenzione dello spettatore per l'intera durata del film, colpa anche di alcune scelte e di una gestione del ritmo non eccezionali, il che porta ad un'evoluzione troppo spesso eccessivamente affrettata e frammentaria della storia, colpa anche di una sceneggiatura un po' confusa e non certo brillante che perde spesso colpi, lascia troppe cose al caso, non spiegate, appena abbozzate, sia che si tratti di situazioni oppure di alcuni personaggi.

Così la regia di Vromen e la sceneggiatura non riescono a dare il giusto respiro ad alcune situazioni chiave della storia, basti pensare a come viene trattato il coinvolgimento di Kuklinski nella faida tra De Meo e il tizio dei Gambino, momenti in cui, soprattutto nel finale, tutto diventa troppo affrettato e abbozzato proprio a livello di sceneggiatura, con la regia che resta "pacata" e fredda senza mai accelerare il ritmo, il che rende il tutto piuttosto "scostante" e un po' noioso; al contrario vengono inseriti momenti forzati e scritti maluccio la cui presenza non fa che appesantire il film, ad esempio l'incontro tra Kuklinski e il fratello che sarebbe stata un'ottima scena con una sceneggiatura più bilanciata e solida, ma così serve a poco, se non come banale "premonizione" per il protagonista.

Al centro di tutto il rapporto del protagonista con il suo lavoro e contemporaneamente con la sua famiglia che è indubbiamente il tema portante del film, che ruota giustamente attorno alla figura e alla doppia vita di Kuklinski. Questa parte in generale è riuscita anche se manca di guizzi particolari ma soffoca l'approfondimento di tutto il resto e alla fine finisce per forza di cose con il lasciare comunque poco alla memoria dello spettatore.

La sceneggiatura quindi è a mio avviso poco equilibrata e piuttosto confusa, non riesce a mettere in ordine tutte le carte in tavola e vive di fiammate con momenti buoni e altri meno riusciti e quando c'è un momento buono toglie spazio ad altre cose che avrebbero potuto essere sviluppate meglio, il tutto unito allo stile "asettico" della regia di Vromen porta ad una complessiva "relatività" dell'interesse nello spettatore o almeno nel sottoscritto; i momenti buoni ci sono (la società con il killer irlandese-olandese in cui li vediamo congelare i cadaveri per impedire di risalire con facilità al periodo della morte, l'esecuzione in discoteca col cianuro in polvere, la crisi di Kuklinski con l'attentato ad una delle figlie) ma in generale anche a loro manca quel qualcosa che me li rendesse davvero coinvolgenti e interessanti, alla fine manca la tensione, mancano una regia e un montaggio che riescano a coinvolgere pienamente nei momenti migliori.

In ogni caso con tutti i suoi difetti "The Iceman" resta un discreto film gangster-biografico perché sorretto da un cast in gran forma che sorregge tutto abbastanza bene, tanto da regalare, al momento del "votino", mezzo punto in più al film da parte mia. Il Kuklinski di Michael Shannon è credibile ed è davvero notevole la sua interpretazione, i suoi sguardi, le sue espressioni, i suoi silenzi così come le sue azioni rendono perfettamente l'idea di un simile personaggio che grazie a lui prende vita in maniera convincente. Shannon si conferma ottimo attore per l'ennesima volta, ben supportato anche da una Winona Ryder in buona forma che riesce ad interpretare bene un personaggio un po' maltrattato dalla solita sceneggiatura, zoppicante anche nella caratterizzazione. Ray Liotta immancabile ormai in film di questo genere ci fa vedere come la sua grandissima interpretazione in "Goodfellas" fu un evento irripetibile, tuttavia è abbastanza convincente e timbra il cartellino con classe. Sorpresa numero uno del film è mr. Capitan America Chris Evans, assolutamente irriconoscibile ed autore di un'interpretazione inaspettatamente buona, con quello che è, dopo il protagonista, il personaggio più riuscito del film. Gli attori in buona forma quindi tengono in piedi e in parte mascherano alcuni difetti del film rendendo la visione certo piacevole anche se mai realmente appassionante. Michael Shannon, che sia al cinema o in televisione, è davvero un ottimo attore.

"The Iceman" un gangster movie di puro mestiere, e in fondo nemmeno nel migliore, ma almeno una visione è meritata, si può fare.
ferzbox  03/10/2014 19:17:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bhè,certo che quando si nota una buona interpretazione da parte degli attori in un film che presenta un grosso difetto come il ritmo non sempre incalzante ed una sceneggiatura frastagliata è sempre triste...
Comunque penso che lo scaricherò.....un pò di curiosità mi è venuta..
;-)
hghgg  03/10/2014 20:08:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma si, non è un brutto film, affatto. Perché è triste ? Perché si capisce che c'erano le possibilità di far qualcosa in più ?
ferzbox  03/10/2014 20:37:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eh si,a quanto pare dai ad intendere questo....prova a pensare se anche il comparto tecnico fosse stato curato con cura.....sembra che alcune produzioni si perdono in un bicchiere d'acqua.....
Comunque quando lo vedrò saprò dirti cosa ne penso ;-)
ferzbox  03/10/2014 20:38:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
curato con cura?...ma che cazzò dico?.....realizzato con cura.....ora va meglio eh eh ;-)
hghgg  03/10/2014 22:18:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si che intendevo quello infatti :) Non ero sicurissimo di cosa intendessi tu perciò ho chiesto. Sono d'accordo comunque.
MonkeyIsland  03/10/2014 20:16:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Com'è che una pellicola con un cast del genere è ancora inedita da noi?
Mah valli a capire sti distributori, mi sembra la storia dell'ultimo Dredd l'unico il miglior cinecomic del decennio (o quasi) non s'importa mentre la spazzatura continua ad arrivare a tonnellate
hghgg  03/10/2014 20:27:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Evidentemente è un film troppo "anonimo" non gli garantirebbe il giusto ritorno economico, nonostante il castone. Il fatto è che per noi è un gran cast ma per 'sti distributori non saprei: Shannon è bravissimo ma il pubblico di pecore non lo conoscerà nemmeno per "Boardwalk Empire" che è la cosa più famosa che ha fatto, figurarsi il resto; la Ryder non è più uno dei nomi di massimo richiamo come a fine '80-anni '90 e Ray Liotta ormai i pecoroni a malapena sanno chi è, quindi...

Un bel che schifo ci sta tutto, anche per la continua importazione di cacca fumettistica che non sembra vicina all'arrestarsi.
MonkeyIsland  03/10/2014 20:36:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sulla fattibilità economica ho qualche dubbio visto che da noi importano di tutto e di più senza problemi ...
Shannon mi è piacuto un sacco in Take Shelter e Bug di Friedkin ed è uno dei migliori emergenti, Liotta l'ultima volta che l'ho trovato superlativo è stato in Identità (2003) anche se il gettone lo timbra sempre, la Ryder dubito tornera mai su alti livelli anche se è ancora giovane però rivederla è sempre un piacere...quindi il cast per me è ottimo :D


ferzbox  03/10/2014 20:41:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che poi "Take Shelter" ho saputo che è stato doppiato da cani...per fortuna l'ho visto in lingua originale con i sottotitoli ;-)....anche se non mi è saputo sto filmone....
MonkeyIsland  03/10/2014 20:50:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il doppiaggio lo ricordo come nella media... sul film si è buono ma niente di imperdibile mi pare gli diedi un sette o giù di lì soffriva in certi punti di una cerca staticità, su Shannon però penso siamo tutti d'accordo lì è ottimo.
ferzbox  03/10/2014 21:04:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bhè si, a voglia.....mi pare che anch'io gli diedi un 7 o 7 e mezzo,non ricordo ...
hghgg  03/10/2014 22:17:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anche per me ottimo, ed è tutto ciò che conta :D Ma non so quanto possa andar bene per i distributori... Però alla fine 'sti càzzi.