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REALITY regia di Matteo Garrone

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Crazymo     8½ / 10  24/06/2013 01:46:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Magnifico film di Garrone che ci immerge col primo fantastico piano-sequenza nella realtà di oggigiorno, vista attraverso la maschera napoletana, la vita di borgata, l'essenza di un tempo messa a confronto con la freddezza della televisione, analizzando il rapporto finzione-realtà inquadrando la televisione solo un paio di volte ma facendoci capire quanto stia cambiandoci nel profondo, quanto stia deformando la nostra vita di ogni giorno, si sarebbe potuto fare anche con i computer, visto che la televisione non è più un argomento così attuale; ma come dice l'autore della bellissima recensione su questo sito, non è mai abbastanza, sempre meglio prevenire piuttosto che curare, anche se questo film non è servito certamente a far riflettere il belpaese (Con un messaggio comunque per tutto il mondo). Ultra-realistico e assolutamente spontaneo, con delle interpretazioni esemplari e perfette, un'analisi che a primo impatto può non sembrarci shockante, tutto quello che avviene nel film e che ci viene mostrato può non sembrarci così fuori dal normale... semplicemente perchè è diventata la nostra realtà, vuota di ogni valore, falsa e piena solo di apparenze. E proprio ora, in questo periodo di grande crisi, la grigia realtà di ogni giorno si fa sempre più oppressiva, e i colori sgargianti e i sorrisi delle vallette in TV sembrano sempre di più come una deriva nella quale immergersi scordandosi della realtà. Insomma un film dal messaggio fortissimo, coronato da interpretazioni con la A maiuscola (Grande Aniello Arena, rinchiuso a vita in carcere per degli omicidi commessi per la camorra ma una volta pentito diventato un grande attore, seppure lo odi da un lato provo stima nei suoi confronti) e una regia di Garrone che... boh, è così tecnica ma al tempo stesso così spontanea che è praticamente perfetta, un signor regista, insieme a Sorrentino il migliore dei giorni nostri, anche se Sorrentino forse a volte è fin troppo macchinoso, mentre Garrone lo trovo davvero molto realistico e al tempo stesso virtuoso senza mai strafare, beh, due miti alla pari oserei dire. E poi ovviamente grande supporto al tutto è la fotografia, con grandi sbalzi dal realismo della vita di ogni giorno fino alla freddezza della televisione che contamina (a partire dalla scena iniziale) col suo kitsch sempre di più la "grigia" (e così poco colorata) realtà. Ottima anche la colonna sonora, mi sta rimbombando in testa da quando è finito il film.

Insomma magnifico, una grande analisi non solo dell'Italia ma di tutto il mondo vista attraverso una comune famiglia napoletana che si trova inghiottita dalla follia dell'apparire e dell'essere "belli" e fighi a tutti i costi, ritrovandosi però vuoti dentro (e nemmeno tanto belli). Un film da non perdere, fra i migliori del 2012!