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REALITY regia di Matteo Garrone

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julian     8½ / 10  01/08/2013 21:47:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Reality", una parola che sembra scontato, per questo film, associare a "show"; e in realtà Garrone di show ce ne mostra ben poco, prendendo alla sprovvista tutti gli spettatori che si aspettavano di vedere un film girato dentro la casa del grande fratello. Reality, invece, fa riferimento proprio alla realtà, autentica e senza patine retoriche o filtri televisivi.
E' più che indicativa la metaforica carrellata iniziale sulla tenuta fiabesca immersa in Napoli, subito prima di mostrarci uno scorcio autentico, quello si, della vera Napoli; così come l'apertura un pò horror sul ghigno malvagio del marabù in L'imbalsamatore, anche qui Garrone prova a darci un indizio, fin dalle prime scene, di quel che sarà il film.
E cos'è il film ? La realtà di un umile pescivendolo napoletano che si lascia inquinare la mente, complici anche amici e parenti, dal pensiero, dal solo pensiero, del successo. Una visione che lascia l'amaro in bocca: è lecito giustificare il povero Luciano quando guarda con speranza l'elicottero di Enzo che se ne va, compatire lo stesso Enzo per il fatto che è vittima di un gioco più grande di lui che presto finirà lasciandolo in miseria o immedesimarsi in ogni singolo personaggio del film, dai poveri mendicanti ai piccoli truffatori di borgata. Questa è reality, ed è una triste storia.
Aniello Arena nella parte di Luciano fa la sua porca figura, anche se recitare nel proprio dialetto è comprensibilmente più facile. La sua invece, ex camorrista ed ergastolano, vincitore del Nastro d'Argento per migliore attore, è una bella storia.