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COGAN - KILLING THEM SOFTLY regia di Andrew Dominik

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Invia una mail all'autore del commento ilSimo81     5 / 10  17/12/2013 10:19:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lunga, inevitabile e dolorosa è la via della vendetta. Nel momento in cui una scheggia impazzita decide di intralciare i piani della mafia, sa già di aver firmato di suo pugno la sua condanna a morte.

"Cogan" è uno strano intreccio.
Da una parte, fa il verso ai film di Guy Ritchie: personaggi scalcinati s'imbattono in personaggi spietati, dando vita ad una storia di gangster drammatica ma costellata di eventi rocamboleschi e tragicomici.
Dall'altra parte, ha un modo quasi orientale di riproporre certe scene estremamente rallentate e certe attenzioni al dettaglio fotografico.

E' però un film mediocre.
Riesce estremamente bene (questo sì) la caratterizzazione dei personaggi, raccontati da vicino, nelle conversazioni e nelle inquadrature strette ed espressive. E piace nel tono ironico e scanzonato di certe scene.
In compenso, i dialoghi alla Tarantino e i sottofondi politici non lo esaltano: al contrario, diluiscono in fiumi di parole una storia buona - seppur dozzinale.

Paradossalmente, la presenza di Brad Pitt è pregio e difetto. Il difetto è che il suo è il personaggio meno riuscito, meno delineato, meno costruito: non rimane. Il pregio è che probabilmente il suo nome sulla locandina ha portato a "Cogan" più spettatori di quanti effettivamente ne meriti.

Evitabile senza rimorsi.