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GLADIATORI DI ROMA regia di Iginio Straffi

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Peanuts02     5 / 10  27/07/2017 22:09:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ALLERTA SPOILER

Allora, l'animazione italiana è da sempre una delle branche del cinema nostrano (e, se vogliamo, anche di nicchia) delle quali più si discute. C'è chi ritiene l'Italia un paese incapace di realizzare prodotti d'animazione degni di nota, e c'è chi crede nel talento di nuovi registi italiani in questo nuovo ambito.
E in effetti l'animazione italiana ha sfornato perle di rara bellezza e dalla qualità ammirabile, quali la gabbianella e il gatto, la rosa di baghdad, momo alla conquista del tempo, la freccia azzurra...
Quindi l'Italia è un paese che ha dimostrato di saperci fare con l'animazione, i talenti sono pochi, ma questi pochi talenti sanno veramente scaldare il cuore al pubblico.
Per far quindi comprendere ad un oppositore dell'animazione made in Italy ha dei potenziali, sconsiglio di proporre la visione di questo film, perché ha tutto ciò che potrebbe essere criticato in un film animato italiano:
personaggi banali, storia trita e ritrita, gag e battute infantili, animazione di qualità scarna...

Partiamo dalla storia:
Il protagonista è un giovane di nome Timo, scampato per miracolo dall'eruzione del Vesuvio e che è cresciuto presso un centurione (almeno ricordo che si trattasse di un centurione) ed innamorato della figlia di quest'ultimo, la bella (vabbè, "bella" per gli standard di un film dal design piuttosto scadente) Lucilla.
TImo però è un mollaccione che ricorre al doping per stupire la ragazza che finisce tra le braccia del PALESE ANTAGONISTA INFIMO E VECCHIO COME IL CUCCO, ovvero Cassio.
Per riconquistarla dovrà quindi farsi addestrare da Diana, una ragazza attraente come un manichino (e al contempo espressiva e con il carattere di un manichino) che vive nei boschi con la sua cavalla con l'aerofagia, Petarda (?).

Già si capisce che si tratta di una storia che avremo rivisto, più o meno, approssimando i calcoli...
UN MILIARDO DI VOLTE MOLTIPLICATO PER 7!!!!!!!!!!!!
Scherzi a parte, un film dalla trama già sentita può anche starci, in effetti dipende anche dal target a cui si riferisce (in questo caso penso bambini al di sotto dei 10 anni), e se il film risulta godibile vuoi per i personaggi, vuoi per la morale o per qualche altra trovata, andrebbe anche benissimo.
In effetti, Ballerina aveva una trama già banale di suo, ma dimostrava una cura dei dettagli piuttosto pregevole, che hanno valso la mia sufficienza.
In questo film nulla riesce a dare un tocco di originalità alla trama o al contesto, per un bambino piccolo va benissimo come storia che incita ad impegnarsi per raggiungere i propri risultati, ma già dopo pochissimi anni dalla prima visione il film smette di reggersi collassando sotto la sua banalità.
Alla regia troviamo Iginio Straffi, noto come il padre delle Winx, e che ci dona una regia scarna e senza spessore, ma sufficiente visto anche il tipo di film che ci troviamo davanti.
Allora, Iginio Straffi può benissimo non piacere, i suoi cartoni possono essere realizzati con animazioni molto scadenti ed essere commerciali ai limiti del credibile, ma non potrei definirli delle vere e proprie "ca**ate pazzesche"
Le Winx sono una serie che si propone fin dall'inizio come un cartone fatto per vendere, ma almeno ha una storia che vuole raccontare, e i personaggi risultano carismatici ai bambini, e le Winx restano una serie commercialissima fatta per la televisione e diretta a bambini intorno ai 5 anni, quindi non posso criticarla a causa del suo contesto, sarebbe come criticare blade runner per essere un film di fantascienza!
Ma se in televisione poteva funzionare una storia simile, in un film devi dimostrare maggior dimestichezza nella sceneggiatura e nei personaggi, altrimenti facevi un film per la tv o comunque un'altra serie.
L'animazione si dimostra a tratti davvero indecente. So che dietro questo film c'è un budget tutt'altro che esiguo, ma i soldi spesi non si sentono per niente.
La texture della pelle umana è plastica, lucida e bambolesca, alcuni personaggi hanno occhi vivi quanto quelli di una Nenuco e i capelli o sono immobili sulle teste dei personaggi come se fossero di pietra, o compiono movimenti rigidi ed innaturali.
Gli sfondi dimostrano già una cura maggiore nei dettagli e nel voler ricostruire lo scenario dell'antica Roma, ma non riescono a risollevare l'animazione scarsa.
I personaggi hanno inoltre il carattere di un temperamatite.
Timo è il solito protagonista alla "Zero to Hero" (cavolo, solo ora noto la somiglianza mostruosa con Hercules!) che nelle intenzioni dovrebbe essere simpatico, ma che a me simpatico non risulta granché.
Lucilla... Oh mamma mia, che razza di piaga è questa ragazza. Cosa fa per tutto il tempo? Sospira, si lamenta, si arrabbia, sorride e spara messaggini che contengono la cosiddetta morale del film: "Provaci e fallo con impegno"
Una morale splendida per dei bambini, ma ci sono film migliori per lanciarla ai piccoli.
Diana ha, come detto sopra, il carattere di un manichino abbigliato con un outfit sad*maso stile antica Roma. una donna non è forte perché sa usare l'arco, una donna è forte perché si dimostra una persona forte d'animo, quand'è che lo capiranno!?!?!?!?!?!?!?!
Poi ci sono gli imbarazzanti siparietti comici con il coniglietto (che ricorda NON POCO il coniglietto delle winx) e dei marmocchi che passano tutto il film a masticare big bubble. A questo proposito, ricordo che il film è ricco di riferimenti alla cultura pop a dir poco agghiaccianti, come i personaggi che dicono "fico", Diana che cita il gladiatore...
un altro punto a sfavore che fa collassare il film è il doppiaggio della Rodriguez che ti fa ridere, ma le risate sono un riflesso condizionato affinché tu non pianga di disperazione di fronte a cotanto schifo.
Voto 5, anche per gli stessi motivi per cui l'ho dato a Grotto.
Ci sta voler realizzare un film dai buoni insegnamenti che prenda lo stile dei film del gigante americano, ma in certi casi o si fa il passo più lungo della gamba o si resta in territori dove la banalità e lo squallore regnano.
Per i bambini piccoli (e per piccoli intendo piccoli abbastanza) ba bene, ma vi consiglio di optare (come per Grotto) di qualcosa di più "classico", affinché il bambino possa riguardarlo e amarlo anche crescendo
adrmb  27/07/2017 22:53:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"C'è chi ritiene l'Italia un paese incapace di realizzare prodotti d'animazione degni di nota" Dico solo: Allegro non troppo.
Peanuts02  28/07/2017 09:44:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, mi sono dimenticato di citare anche Allegro non troppo! Peccato, mi piace molto lo stile di Bozzetto e di quel film, un'altra pellicola che dimostra i potenziali dell'animazione italiana!