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GIOVENTU' BRUCIATA regia di Nicholas Ray

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Niko.g     8½ / 10  05/04/2015 18:51:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I favolosi anni '50. Quando gli attori erano vere superstar e James Dean non era divo perché riempiva le pagine di Novella 2000 che all'epoca manco esisteva, ma perché veniva dall'Actors Studio e dalla pratica del metodo Stanislavskij. Ad affiancarlo, una Natalie Wood di cui bastano i primi cinque minuti al Commissariato di Polizia per apprezzarne le sbalorditive doti recitative.
La regia di Nicholas Ray è di quelle che hanno lasciato il segno, con le sue inquadrature audaci, i piani americani, le soggettive, le riprese angolari e poi con le innovazioni tecniche che in quegli anni splendidi videro la luce. Immaginiamo cosa dev'essere stato per gli spettatori dell'epoca vedere sul grande schermo e in Cinemascope la folle corsa con le auto. La "chicken run" di una generazione bruciata dal desiderio di affermarsi e dalle incomprensioni con i propri padri. L'imprescindibile valore della famiglia, con le sue debolezze e disarmonie, eppure fondamentale e insostituibile per ogni ragazzo.
Un classico della cinematografia americana tutt'altro che invecchiato, anzi incredibilmente attuale. Lo stesso titolo "Rebel without a cause" non si riferisce a quella ribellione ideologica che arriverà con le contestazioni e le utopie degli anni '60, ma ai sentimenti controversi che animano tutti i ragazzi che stanno per diventare adulti, anche quelli di oggi. Scriveva Franco La Polla: "Dean non vuole affatto rivoluzionare il mondo: al contrario, lo vuole nell'ordine in cui l'ha sempre conosciuto. Solo, ne vorrebbe fare parte anche lui". Non fa una piega.