Andrea Lade 8 / 10 30/10/2012 15:12:11 » Rispondi Il film, prodotto(non diretto) dal regista de "la Casa", ha un che di originale pur inserendosi in un filone in cui il confronto con il masterpiece "L'esorcista" è inevitabile. Qui si vuole prendere il distacco da un approccio visivo-psicologico della possessione per affrontarne uno molto più fisico-sensoriale. Se Linda Blair ed Emily Rose erano oggetto di una graduale possessione che con il proseguire del film diventava violenta e sempre più visibile anche e soprattutto nelle manifestazioni di aggressività e pathos, Em viene letteralmente invasa da uno spirito che si inserisce tra le sue membra ed ha fattezze e contorni ben definiti ahime,anzi ahinoi ben visibile in una scena finale ripresa e scopiazzata da pseudo horror giapponesi . Il risultato è abbastanza imprevisto perchè pur mantenendo un crescendo di tensione, il film si piega all'ingresso /uscita del demone e abbiamo momenti realmente forti alternati da momenti di parziale lucidità in cui la storia tenta di sviluppare un percorso emozionale familiare. Un 'operazione un po' difficilotta, che come conseguenza ha dei buchi di sceneggiatura evidenti:
che fine fa,e soprettutto che effetto fa la morte del nuovo compagno di Stephanie? Da dove proviene fuori il rabbino esorcista e qual è la motivazione che lo spinge a compiere il secondo esorcismo?
Un merito particolare alla fotografia , molto forte soprattutto in alcune scene come
la visione della vecchia moribonda, dalla finestra di casa sua,della bambina con la scatola in mano
. Alcune sequenze sono veramente forti ed in generale una buona parte del film tiene grazie al crescendo di tensione. A parte qualche ingenuità narrativa , come il finale, consiglio decisamente questo film.