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007 SKYFALL regia di Sam Mendes

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marcogiannelli     8 / 10  07/04/2020 14:09:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Terzo appuntamento con il nuovo Bond e finalmente si ritorna sul livello Casinò Royale. Un film che in realtà cresce con il passare dei minuti, che inizialmente stavo sottovalutando ma che si prende i suoi tempi per narrare una vicenda più complessa di quel che inizialmente poteva apparire.
Il tema fondamentale è quello della rinascita di Bond. Un Bond che nella scena iniziale viene dato per morto (dopo un inseguimento girato benissimo) e che torna dando una impressione di vecchiaia e di inadeguatezza. E questo sarà uno dei temi principali di tutto il film.
Spettacolari i titoli di testa con Skyfall di Adele, uno dei theme migliori dei vari 007 disseminati nei decenni.
E' importantissimo il ruolo di M., che prosegue nel percorso di prendere decisioni scomode o che una persona comune capirebbe poco, fino a diventare completamente centrale nella seconda parte una volta svelato il villain. E l'introduzione del personaggio di un grandissimo Ralph Fiennes in questa pellicola non è casuale. Un personaggio che crescerà nel corso di Skyfall e di Spectre assumendo una consapevolezza del mondo delle spie che all'inizio di questo film non ha. Così come Q. e Moneypenny, introdotti in questa pellicola forse per fare l'occhiolino agli appassionati della saga (come l'uso del theme classico).
Ottima la regia di Mendes che è un regista di livello sicuramente superiore e che si aiuta con tutto il comparto tecnico per alzare il livello del film rispetto alla mediocrità. In particolare l'utilizzo della fotografia per far risaltare alcune ambientazioni (specie Shangai con la scena nel palazzo e la scena finale) è mastodontico e si può anche vedere un accenno di quello che poi Deakins farà in Blade Runner 2049 e in 1917.
La sola presenza (con un breve minutaggio) di Berenice Marlohe spiazza un pò per l'abitudine alle Bond Girl numerose e spesso in scena.
Ma è un Bond che (in realtà seguendo la scia da Casinò Royale) è diverso dai suoi capostipiti anche nell'utilizzo raro e maldestro dei suoi pochi gadget.
Mastodontica è la presenza di Bardem da metà film in poi. Il suo aspetto fisico, la sua back story, i suoi monologhi (specie quello con cui si presenta, sui topi) lo rendono un personaggio indimenticabile.
Perché il film si chiama Skyfall? Lo scopriremo ad un certo punto della narrazione in cui però ho colto delle falle. La possibilità di recarsi in un determinato posto rende solo le scene più belle ma meno logiche. La strategia di Bond non ha un senso vero e proprio se non la volontà di raccontare l'agente a tutto tondo (scopo che sostanzialmente è dichiarato dall'inizio).
Le citazioni ai vecchi film si susseguono facendo felici i fan, ma intrattenendo un pubblico qualsiasi con tutto il resto, rendendolo il film di Bond che ho preferito finora insieme a Casinò Royale.