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IL GIGANTE regia di George Stevens

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atticus     9 / 10  18/01/2012 23:09:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Indimenticabile affresco storico e sociale dell'America che cambia e si trasforma, generazione dopo generazione, lotta dopo lotta, padri contro figli, passato che si scontra col futuro. Basato su un best seller della prolifica Edna Ferber, il film, oltre a rappresentare una testimonianza dell'incontrastabile potenza della Hollywood dell'epoca, è anche il bilancio umano di una nazione che non è stata in grado di mantenere il passo col suo stesso successo (come Jett Rink) e che, nell'ansia di garantire certezze, non è riuscita a creare proseliti (come la famiglia Benedict).
In oltre tre ore di straordinario spettacolo c'è posto per ogni tematica di interesse sociale per l'epoca (e non solo): economia, razzismo, arrivismo, autodistruzione, guerra; paradossalmente, la durata è insufficiente per approfondirle tutte. Ne scaturisce una saga familiare senza un minuto di noia ma il cui impianto narrativo tende piuttosto alla superficialità che non al rigore.
Resta uno dei più grandi e travolgenti classici americani di sempre, cui la regia di Stevens conferisce un respiro epico tutt'oggi emozionante, scandito superbamente dalla musica di Dimitri Tiomkin e monopolizzato da un cast magistrale in cui, inutile nasconderlo, Dean si erge a mito.
Magnifico il crescendo tensivo delle sequenze durante la cerimonia all'albergo di Rink ed il pestaggio alla tavola calda in cui viene fuori il 'vero' gigante.