caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DJINN regia di Tobe Hooper

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Filman     7 / 10  01/03/2017 17:21:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lontano dall'apprezzamento estremo verso la serie B e lontanissimo dal cinema verité degli esordi voyeuristici, Tobe Hooper non poteva non esprimere con DJINN il suo film più moderno, nonostante il tema gotico contemporaneo del condominio infestato o maledetto non sia di certo nuovo, neanche per il regista stesso, il quale aveva già sperimentato un'originale unione con lo slasher. Effettivamente, la modernità sorge con la possibilità di esibire un quantitativo di idee registiche ampio e spesso classicheggiante, introdotto da una mitologia orientale ma adattabile ad un tipo di cinema americano, esattamente come il non luogo e il contrasto dello straniero con la tradizione giocano un ruolo comprimario in quello che non è solo una legge punitiva per la figura occidentale ma soprattutto la materializzazione horror di un dramma passato, altro elemento di una sceneggiatura ideata su di un canovaccio comune e tradizionale, che fa di questo lavoro artigianale la buona prova di un ottimo mestierante nella fase finale della sua carriera.