caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DEAD MAN WALKING - CONDANNATO A MORTE regia di Tim Robbins

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Zazzauser     8 / 10  08/12/2020 01:38:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scritto in maniera ottima da Robbins, gia' chiaramente vicino al tema carcerario da Shawshank Redemption dell'anno prima (un film che a mio parere ha "sentito" molto).
Sinceramente credo sia il primo (fra i primi?) film non-documentario ad occuparsi in maniera puntuale della pena di morte e chiaramente mette in luce tutte le contraddizioni del sistema, che guarda caso traggono forza dal bigottismo della societa' americana.
Per me e' fondamentale la scena centrale (svenimento di suor Helen) dove si incontrano e si scontrano lo spirito tetro e morboso del Vecchio Testamento (Farley) e il cristianesimo solare e in una certa maniera umanizzante del Nuovo Testamento (Suor Helen), leggi le due facce del cristianesimo da sempre in conflitto. Come al solito vince la prima.
Il personaggio della Sarandon a mio parere e' molto ben studiato (si basa pure sull'autrice del libro su cui mi informeró), una suora che rifugge molti dei canoni e dei dogmi della Chiesa (leggo che e' cattolica romana) e persegue la VERA e SENSATA carita' cristiana, che guarda caso si esprime in due modi:
- "Odia il peccato, ama il peccatore"
- La ricerca, da parte della guida spirituale, di un pentimento che puo' arrivare solo attraverso la CONTRIZIONE e non attraverso l'ATTRIZIONE
I temi affrontati sono tanti uno su tutti il senso del dolore, in ogni sua forma, e in quali modi diversi esso si esprima. La discussione sulle implicazioni etiche legate alla pena di morte e come quest'argomento si leghi alla societa' americana poi possono evolversi per ore; il punto di vista di Robbins e' abbastanza chiaro - e coincide con quello di tutte le persone sane di mente nel 95 come nel 2020 - anche se saggiamente non lo fa diventare un bieco manifesto di una campagna ideologica (come d'altronde Parker con Life of David Gale)
Diciamo che oltre ad essere dimostrato non essere un deterrente e' anche un fomentatore incredibile di odio, di vendetta, di sete di sangue; e' omicidio legalizzato, roba da medioevo (ma d'altronde di cosa ci stupiamo? la Francia - la F R A N C I A - ha interrotto le esecuzioni capitali nel 74).
Sean Penn bravissimo, il climax finale e' veramente da applausi; Susan Sarandon non lo sto neanche a dire. Persino gli attori di personaggi secondari son bravi. Jack Black fa un po' strano vederlo in quei panni, e mi e' piaciuto il cameo di Clancy Brown (sicuramente voluto da Robbins) nei panni del poliziotto (piccolo omaggio al malvagissimo personaggio di Shawshank Redemption).