antoniuccio 8 / 10 20/10/2006 19:51:07 » Rispondi Difficile, molto difficile dare un voto preciso a questo film. Devo dire che la coppia Tim Robbins/Susan Sarandon ha un po' rotto le scatole per via della sua troppo sbandierata etichetta di "disturbatrice". Loro sono i denunciatori, loro militano, insomma, sono diventati un po' maschere di se stessi. Però, dopo la visione del film, ho potuto constatare che il messaggio di fondo - ovviamente la denuncia della inutilità della pena di morte - non è stato dato con spirito partigiano. Non è stata fornita una visione monoculare del problema, non viene visto l'assassino come ulteriore vittima del sistema. O, se questa è la sensazione iniziale o preconcetta, alla fine avviene un bilanciamento: durante le iniezioni sfilano le sequenze del brutale duplice omicidio, a voler dire: lo stiamo uccidendo, ma guarda cosa ha fatto, e poi giudica tu. E al termine, come due angeli cusodi che vegliano sul condannato, le immagini dei due ragazzi che sbiadiscono sul letto di morte, che lasciano quella stanza ormai prima di vita.