topsecret 7 / 10 13/02/2014 16:14:01 » Rispondi Il tema scottante e sempre controverso della pena di morte viene trattato in questo film di Robbins, alla sua seconda regia, in maniera diretta e senza grande enfasi, se non nel finale costruito per sensibilizzare il pubblico e cercare di instillare le forti emozioni che può provocare una situazione del genere. A elevare lo spirito del film, che si basa su un libro autobiografico di una suora laica, sono le performance davvero sentite ed emozionanti dei due protagonisti principali Susan Sarandon e Sean Penn, capaci di coinvolgere ed emozionare. La Sarandon si porta a casa l'oscar, ma anche Penn non avrebbe demeritato, suo marito cura la regia in maniera pulita e senza grandi sbavature e la storia rimane sempre in bilico tra critica sociale e riflessione, non infastidendo nè risultando eccessivamente retorica o banale. A mio avviso è una pellicola ben congeniata, capace di mantenere costante l'interesse nello spettatore e meritevole di un buon voto.