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DELLAMORTE DELLAMORE regia di Michele Soavi

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frine2     1 / 10  01/02/2006 01:04:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi piace il genere horror. Mi piacciono i fantasmi, i vampiri, e non disprezzo nemmeno le teste mozzate che continuano a parlare e a guardare con occhi stralunati.
Ma stavolta è veramente troppo. Troppo perché non c'è storia, non c'è metafora, non c'è rappresentazione di un qualsivoglia accidente che abbia senso.
Solo splatter fine a se stesso, e molto sgradevole oltretutto. Nessun riscatto, nessuna liberazione: né per il protagonista, sessualmente frustrato, né per la bella e gentile ragazza che continua a rimpiangere l'ex fidanzato velleitario, arrivista e squallido.
L'horror ha un significato quando amore e spirito di sacrificio determinano un qualche cambiamento nella lotta fra Bene e Male (vedi le innumerevoli varianti sul tema di "Dracula", oppure, per passare ad un argomento più simile a quello della porc....di Soavi, "La notte dei morti viventi III" di Brian Yuzna).
Ma qui non c'è proprio niente. Da dimenticare. Ridatemi "Buffy", che è molto meglio.
goophex  04/02/2006 12:00:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il fato è che questo non è un film horror.
A mio parere un film del genere va visto in chiave ironico/grottesca.
frine2  06/02/2006 00:28:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema recente tende a travalicare i confini del 'genere', anche se forse la distinzione fra generi è sempre stata più pretestuosa che vera. Ad esempio, "Intervista col vampiro" è un horror o un fantasy con alcune allusioni (non sempre adeguatamente approfondite) alla mitologia antica, greca ed egizia, ed altre (sicuramente più convincenti) ai rituali voodoo?
Solo che "Intervista col vampiro", oltre a contare su una buona interpretazione e sulle strepitose scenografie di Ferretti, è un film che ha qualcosa 'dentro'. Forse più dello stesso "Dracula" di Coppola.
Tornando al film (?) di Soavi, sono d'accordo sul fatto che punti soprattutto sul grottesco: infatti mi è venuta in mente "Buffy". Ma "Buffy", al di là del trash e di qualche soluzione sbrigativa, è intrigante e ha perfino una sua eleganza.
Queste cose non le ho trovate in "Dellamorte Dellamore", che per giunta mi ha provocato disturbi di stomaco:-( Tutto questo però è molto soggettivo.