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DELLAMORTE DELLAMORE regia di Michele Soavi

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elio91     7½ / 10  06/11/2013 16:27:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Primissima impressione: cosa càzzo sto vedendo?
C'è un talento visivo di indiscutibile valore, Soavi è bravissimo, ma la trama è delirante: un becchino che si innamora, uccide degli zombi, poi comincia a confondere vita e morte. Seconda impressione: anche la sceneggiatura ha un suo perché. Anzi, dirò di più: pur avendo caratterizzazione da film di genere o b-movie che dir si voglia, "Dellamorte Dellamore" in realtà mi sembra un progetto totalmente anarchico e molto più poetico di quel che potrebbe apparire ad una visione poco approfondita.
Che Tiziano Sclavi abbia un'ironia moooolto particolare è cosa risaputa, basta leggersi un numero a caso di Dylan Dog scritto da lui. Questo è principalmente ciò che frega in "Dellamorte Dellamore" i detrattori accaniti: un'accozzaglia di nonsense. Ma non è cosi. Il senso ermetico c'è soprattutto nell'ottimo finale, e la sceneggiatura tratta a sua volta dal romanzo di Sclavi è una riflessione su eros e morte esplicita, morbosa (Sclavi sembra avere nel suo DNA la fascinazione per l'amore della/nella/sulla morte, e qui si sfiora la necrofilia de facto).
"Dellamorte Dellamore" è un film sovraccarico ed eccessivo: visivamente infatti Soavi non si risparmia. Regista talentuoso anche se purtroppo non un'artista a tutto tondo, si è barcamenato negli anni in progetti con sceneggiatura non all'altezza della sua capacità barocca di riportare le immagini su schermo e la creatività visionaria del suo metodo. Sclavi neanche è un genio ma un altro talentuoso che ha una sua poetica personale e un tratto distintivo (anche se in fin dei conti la sceneggiatura mi pare non sia sua). Il mix è esplosivo. Il film è allucinante e tremendamente schizzato, poco omogeneo nel ritmo, confusionario ma anche trascinante, originale e dal respiro internazionale (non sembra un horror men che meno italiano, e non lo è infatti).
Altro motivo di destabilizzazione è il protagonista principale. La confusione nasce dalla creatura più famosa di Sclavi, Dylan Dog, di cui Dellamorte è un prototipo evidente. Dylan è modellato sulle fattezze di Everett che quindi fa saltare subito all'occhio la somiglianza gemellare con il suo fratello di carta e inchiostro. Aggiungiamoci anche il maggiolino, il sense of humor, un aiutante grottesco (non all'altezza di Groucho però) e la confusione regna sovrana. In realtà questo è il film del romanzo che ispirò Dylan Dog. Ma è anche un'operazione totalmente differente e una riflessione che sbraca su altri lidi: non un horror puro, non una commedia nera eppure un mix di entrambi con evidenti richiami fumettistici per dichiarazione dello stesso Soavi.
Anche sul lato interpretativo non tutto funziona a meraviglia: Everett è perfetto ma la Falchi ha dalla sua solo una bellezza e delle curve fantastiche. Avrebbe giovato una controparte femminile più all'altezza specie recitativa, considerando il ruolo impegnativo e trino che ottempera.
Quindi questa pellicola resta un Cult con la c maiuscola e a ragione.
Resta un solo, enorme rammarico: che questo team cosi ben assortito Soavi/Everett/Sclavi non abbia dato il via ad un film su Dylan nonostante ci abbiano provato per lungo tempo. Anche un sequel di "Dellamorte" poteva essere interessante. Ma vogliamo mettere, con tutto il rispetto, una trasposizione cosi esplosiva e congeniale dell'indagatore dell'incubo invece di quella chiavica di Routh uscita poco tempo fa?
Ecco, "Dellamorte Dellamore" è tante cose e non va valutato con leggerezza e sufficienza. Il modo in cui il protagonista confonde morte e amore fino a non sapere più distinguere l'una dall'altra e a conviverci perdendo qualunque senso della realtà o della morale è molto più interessante di quello che può sembrare a prima occhiata il solito film trash sugli zombi. Cosa che non è. Assolutamente.
Torok_Troll  06/11/2013 17:25:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Curve di plastica però!
elio91  06/11/2013 22:34:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci passo volentieri sopra, sinceramente.
Torok_Troll  06/11/2013 23:56:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io invece no, o carne bella, calda, polposa e soda o niente!!! Che ci posso fare, mi piace troppo la natura XD
elio91  06/11/2013 23:58:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo, ma ripeto: sulla Falchi passerei volentieri sopra.
Torok_Troll  07/11/2013 00:17:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fai tu, a me sinceramente la Falchi non mi ha mai attizzato, non so... non ha il fascino giusto per me.