Dom Cobb 5½ / 10 15/10/2014 15:44:47 » Rispondi Blade il diurno continua la sua lotta implacabile contro i suoi eterni nemici vampiri, ritrovando lungo la strada l'amico e mentore Whistler, creduto morto. Tuttavia, quelle stesse creature notturne cui lui da la caccia inaspettatamente si rivolgono a lui per aiuto, causa l'apparizione di una specie superiore di vampiri capace di sterminare quella "inferiore" e anche l'umanità intera, naturalmente. Blade accetta di dare una mano, ma qualcos'altro sembra bollire in pentola... La saga del cacciatore di vampiri dei fumetti Marvel prosegue esattamente sulle orme del predecessore, del quale questo seguito mantiene tutti i caratteri distintivi, dove possibile portandoli ancora di più all'estremo. I risultati sono prevedibilmente incolori, ma adattissimi per passare una serata con il cervello non spento, ma chiuso in una scatola e sparato sulla luna con un razzo. E' inutile parlare di trama in film del genere, dato che essa è solamente un pretesto per la realizzazione di scene d'azione una più esagerata dell'altra, e quel poco di storia che c'è è tirata via in modo quasi imbarazzante, togliendo ad ogni personaggio qualsiasi traccia di sfaccettatura.
Whistler, che nel primo film si era suicidato, viene rintrodotto senza motivo e senza, peraltro, accennare minimamente ai suoi problemi con il vampirismo: basta una veloce iniezione, una notte in una stanza buia e voilà, guarigione completa! Anche il colpo di scena sul cattivo di turno non concede a quest'ultimo alcun maggiore spessore.
Comunque, è bene notare che l'azione è più godibile e creativa che nel primo film, grazie anche a qualche eccesso di tecnologia da far impallidire il vecchio Q; anche gli effetti speciali sono in aumento, ma sempre di qualità poco più che mediocre e dannatamente finti, specie quando tentano di sostituire gli esseri umani nelle scene di lotta.
Nella sequenza dell'attacco dei vampiri al covo di Blade, con tanto di duello a colpi di spada, c'è un momento in cui entrambi i contendenti sono palesemente realizzati in CGI, nonostante stiano solo scambiando colpi facendo passi avanti ed indietro. E le "riprese a 360 gradi" dei vari personaggi che compiono salti mortali infastidiscono più che stupire per quanto sono finte.
L'unica miglioria, se così vogliamo chiamarla, è la regia di Del Toro, capace di tirare fuori un minimo di performance da alcuni degli attori, ma questo solo in certi punti; inoltre, francamente mi è davvero difficile capire come qualcuno come il nostro Guillermo sia in grado di esibirsi in pastrocchi su commissione come questo o Pacific Rim quando è perfettamente capace di lavori ben più memorabili e d'impatto (Il labirinto del fauno vi dice niente)? Bene o male come nel primo film, qui non si parla di tempo sprecato, perché in ogni caso l'azione è ben girata e il film si lascia seguire con estrema facilità. Sotto questi aspetti è anche meno deludente del capostipite, ma comunque ben lontano dall'essere un buon film.