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ARGO regia di Ben Affleck

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atticus     7½ / 10  04/06/2013 17:10:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Piccoli attori/autori crescono. Sbertucciato senza pietà ad ogni sua interpretazione (nonostante una Coppa Volpi agguantata a Venezia per il pregevole Hollywoodland di Allen Coulter), da qualche anno Ben Affleck si sta prendendo la sua giusta rivincita come regista di notevolissimi film di genere.
Dopo la cupa disperazione dei precedenti Gone baby gone e The town, ambientati nella natia Boston, adesso l'ex golden boy dall'espressione un po' così, sfoggia un escape movie ultraclassico che farà la gioia di tutti i nostalgici dell'intrigo internazionale in stile Pollack (I tre giorni del Condor) e Pakula (Tutti gli uomini del presidente), senza dimenticare l'eterno Casablanca.
Una storia incredibile ma vera, rimasta "segreto di stato" fino al 1997 e basata sul libro di memorie dello stesso Mendez, il film di Affleck è un'appassionante epopea spionistica che, ancor prima di interessarsi all'impianto puramente spettacolare dell'assunto, non sottovaluta la potenza di un racconto singolare e squisitamente cinefilo.
Argo, infatti, non celebra solo la genialità dell'intelligence americana ma soprattutto la magia e l'illusione del cinema, attraverso un film nel film reso credibile nonostante la sgangherata squadra di produttori (Alan Arkin e John Goodman, fantastici) chiamati a metterlo in piedi, seppur per finta.
Una sceneggiatura calibrata tra suspense e ironia riesce a mantenere vivo l'interesse fino a un finale ovvio ma assai incisivo per il modo in cui smista gli elementi a disposizione in vista di una fuga al cardiopalma.
Affleck, con barba e capelli piastrati alla Redford, sogna il thriller civile degli anni '70 e, sebbene il film possa apparire ingabbiato in una tradizione ormai nota, dimostra un gusto cinematografico e una passione per l'esposizione (visiva e narrativa) difficili da rintracciare nell'odierno panorama del genere, sempre più desolante. Pioggia di Oscar, ben fatto!